di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Una folla commossa ha assistito questo pomeriggio, nel duomo di Orbetello, alle esequie del giudice Michele Addimandi, deceduto ieri notte dopo aver lottato contro una brutta malattia. Un accadimento che ha toccato, in maniera particolare, tutto il mondo forense che ha dimostrato di stimare in maniera forte il presidente del tribunale di Grosseto accorrendo in massa per dare l’ultimo saluto ad un giudice che, per la sua esperienza e per la sua umanità, passerà sicuramente alla storia.
Nella chiesa lagunare gremita c’erano, infatti, tutti i magistrati del tribunale grossetano, colleghi di Addimandi che non hanno saputo nascondere la loro commozione insieme a molti degli avvocati del foro grossetano ed al sindaco Monica Paffetti: i giudici Puliatti, Leopizzi, Bilisari, la giudice Montesarchio e l’ex procuratore Michele Verusio erano presenti ed hanno atteso che il feretro fosse caricato sul carro funebre per essere portato via.
Una cerimonia sobria, pacata, in cui il sacerdote che ha officiato a funzione ha chiaramente fatto riferimento ad un personaggio che «ha amato la giustizia ed odiato l’iniquità», un giudice che qualcuno ha ricordato come un uomo che in passato emetteva le «sue sentenze, vergate a mano con calligrafia elegante, che molto spesso erano capolavori di diritto, le sue ‘facce’ eloquentissime quando qualcuno perdeva tempo o diceva bestemmie giuridiche’, le sue battute ficcanti».