FIRENZE – “Oltre 300 milioni di danni, con il 30% delle aziende florovivaistiche del territorio pistoiese, della provincia di Prato e della Versilia che rischia di non riaprire dopo i danni di ieri” è il drammatico bilancio di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, il giorno dopo l’improvvisa ondata di maltempo caratterizzata da violente raffiche di vento che ha colpito l’intero territorio toscano, in particolare la provincia di Pistoia e Versilia.
“I dati sono allarmanti oltre ogni misura. Facendo una stima che ancora non può dirsi definitiva – spiegano le tre sigle sindacali – possiamo affermare che siamo oltre i 300 milioni di danni che mettono a rischio un indotto che si aggira intorno ai 6 mila lavoratori. Molte aziende del territorio hanno subito danni superiori all’80%”.
“Apprezziamo la vicinanza dimostrata dal governatore della Toscana Enrico Rossi – dichiarano Francesco Miari Fulcis presidente di Confagricoltura Toscana, Tullio Marcelli presidente Coldiretti Toscana e Luca Brunelli presidente CIA Toscana– che ieri ha visitato il luogo del disastro, e la dichiarazione da parte della Giunta dello stato di calamità ma auspichiamo che in un momento come questo non venga meno l’aiuto concreto delle istituzioni che comprendano la reale situazione di emergenza per tutte le aree colpite dal maltempo, a partire da Pistoia e dalla Versilia”.
Nella provincia di Pistoia sono 1.300 le aziende di florovivasimo attive che occupano una superficie di oltre 6 mila ettari con un indotto di circa 12 mila lavoratori a significare che il vivaismo in Toscana, leader nel mondo, non è una criticità per la nostra regione ma una indispensabile risorsa che va esaltata e promossa perché continui a dar lavoro. Colpito duramente anche la floricoltura in Versilia: oltre l’80% delle serre sono state danneggiate o completamente distrutte dal forte vento che nei casi migliori ha scoperchiato solamente le strutture, negli altri ha divelto i pali che le sorreggevano. Situazione simile per le serre a Prato.