GROSSETO – «Il business dei rifiuti anche in Maremma ha evidentemente i suoi estimatori, visto che anche nel giorno in cui si riuniva la prima commissione in consiglio comunale per parlare delle irregolarità e della poca chiarezza del contratto dell’Ato con Sei, il gestore del servizio raccolta e smaltimento rifiuti delle province di Grosseto Arezzo e Siena, si sono registrate assenze che hanno impedito la discussione in calendario». Questo il parere del Movimento 5 Stelle di Grosseto che aggiunge: «All’ordine del giorno le due mozioni sulla gestione dei rifiuti, già presentate in una affollata conferenza stampa qualche settimana fa che hanno evidenziato come le promesse di riduzione dei costi della raccolta dei rifiuti, con il conferimento dell’appalto a Sei, non siano state affatto mantenute, anzi, si siano verificati aumenti per le già provate tasche dei cittadini».
«La risposta dell’Ato, letta nel corso della riunione della prima commissione, è stata evasiva, priva di reali soluzioni ai problemi evidenziati, una risposta di stampo politico, che non ha chiarito alcunché – aggiungono i pentastellati grossetani -. Un altro dato sconcertante è che nonostante il M5S abbia dovuto attendere con pazienza alcune settimane perché le mozioni fossero calendarizzate, alla prima commissione sono mancati circa la metà dei commissari con assenza sia dell’assessore che degli uffici competenti»
«Evidentemente si è ritenuto che ben più importanti questioni abbiano trattenuto gli assenti, in un momento in cui sicuramente conta più il dire che il fare, con le elezioni regionali alle porte – aggiungono -. Pensiamo che non si tratti di superficialità e leggerezza, ma di precisa tattica per ritardare il confronto. Stupisce anche che tali mancanze passino sempre sotto silenzio, quando i cittadini hanno invece il diritto di essere informati su quanto accade nelle istituzioni che dovrebbero garantire il meglio per tutti».
«Inoltre i consiglieri non possono sempre trincerarsi dietro l’eccessivo tecnicismo delle mozioni per evitare di entrare nel merito – concludono -, devono ricordarsi che poi sono chiamati a votare pertanto è necessario che studino e si addentrino in problematiche così vicine ai cittadini».
Sicuramente l’argomento verrà di nuovo portato all’attenzione dei media e della cittadinanza, magari in un consiglio comunale aperto, come da tempo chiede il Movimento 5 Stelle.