di Daniele Reali
GAVORRANO – Anche Gavorrano, dopo Roccastrada, Massa Marittima e Capablio, sceglie la via giudiziaria per combattere la battaglia contro la chiusura degli uffici postali periferici. Un’azione per difendere lo sportello di Ravi, inserito nel piano di riorganizzazione di Poste Italiane, ma anche per arginare un fenomeno che nel giro di qualche mese potrebbe interessare altre frazioni di Gavorrano. Tra queste a rischio ci sarebbe lo sportello di Giuncarico.
Ad allertare l’amministrazione una lettera proprio di Poste Italiane, arrivata questa mattina in comune, nella quale l’azienda parla del piano di riassetto degli uffici e illustra i parametri da rispettare per garantire i servizi nei centir più piccoli. Parametri che escluderebbero situazioni come quella di Giuncarico e che preoccupano l’amministrazione.
Da qui l’idea di convocare un consiglio comunale straordinario e aperto anche ad altri comuni. «Vogliamo – dice il sindaco Elisabetta Iacomellli – invitare a questa seduta straordinaria anche gli altri comuni interessati dai tagli del piano di Piste Italiane della provincia di Grosseto e i comuni limitrofi per affrontare tutti insieme questo tema. Per quell’occasione abbiamo anche invitato con una lettera il presidente della regione Toscana Enrico Rossi».
Il consiglio dovrebbe essere ospitato ai Bagnetti, il centro congressi del Parco minerario, e dovrebbe tenersi prima di aprile.
Nel frattempo con il ricorso al Tar, l’amministrazione vorrebbe almeno ottenere la sospensiva rispetto alle decisioni di Poste. «Rivolgerci al tribunale – aggiunge la Iacomelli – è stata una mossa necessaria per capire che la politica c’è e in questo senso nei giorni scorsi ho anche incontrato i rappresentanti dei sindacati per comprendere insieme a loro gli effetti del piano di tagli sul personale e sull’occupazione».
gli stessi sindacati, ha spiegato il sindaco, hanno dato la disponibilità per partecipare al consiglio comunale congiunto.