di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Ombrone e Albegna finiscono sotto studio. Questo l’intento dell’accordo di collaborazione scientifica per l’attività di ricerca e mitigazione del rischio idraulico elaborato da parte della Regione Toscana e il dipartimento di ingegneria civile e ambientale degli studi di Firenze.
«Un’analisi necessaria – come precisa l’assessore regionale Annarita Bramerini -, perché dopo gli eventi del 2012, c’era bisogno di individuare sul campo il fabbisogno di intervento sui nostri corsi d’acqua principali. Successivamente sarà necessaria una manutenzione e un finanziamento ad hoc».
Nel convegno che si è svolto nella sala Pegaso della Provincia, la mattinata è stata dedicata alle relazioni sull’Ombrone, il pomeriggio, invece, è stato preso in analisi l’Albegna. «Si tratta di entità non semplici da inquadrare, perché composte da elementi dinamici e variabili – precisa ancora Bramerini -. Per questo è opportuno che l’analisi scientifica chiarisca e individui i punti d’azione. L’obiettivo è quello di ripristinare il corso d’acqua naturale e intervenire sui sedimenti dove è necessario. In alcune zone ci sarà materiale da asportare, in altre da reintrodurre».
Alcuni interventi, in realtà, sono già stati eseguiti dopo gli eventi alluvionali, ma adesso occorre puntare sulla sicurezza con un’azione che sia soprattutto preventiva e inquadrata nella lettura del fiume nella sua interezza. «Troppe volte accade che, passato il periodo di emergenza, cali l’attenzione sul problema – conclude l’assessore regionale -, ma in questo caso è l’esatto contrario. Lo studio che abbiamo messo in atto come Regione punta proprio a tenere viva l’attenzione e a cercare di risolvere eventuali problemi»