CASTEL DEL PIANO – Uno scempio. È quello che si sono trovati di fronte gli agenti della polizia provinciale nella Zona a regolamento specifico per la pesca della trota in località Rogaggio nel comune di Castel del Piano. Dopo numerose segnalazioni pervenute dalle associazioni dei pescatori e dai turisti che frequentano il territorio gli operatori sono intervenuti sul posto e hanno trovato taglio abusivo di piante, distruzione e danneggiamento di bellezze naturali con conseguente violazione della legge sulle aree protette.
La ditta responsabile delle operazioni di taglio, che ha operato in un’area di proprietà interamente pubblica (proprietà demaniale), è per questo stata deferita all’autorità giudiziaria.
Il controllo, tra il torrente Ente e il torrente Zancona per oltre un chilometro ha evidenziato un massiccio taglio della vegetazione ripariale d’alto fusto costituita in prevalenza da Pioppo nero, Ontano e Salice, taglio non autorizzato e che non ha certamente salvaguardato le caratteristiche originarie del paesaggio e dell’ecosistema.
L’area interessata dai lavori, oltre a godere di regolamenti e convenzioni specifici per l’attività di pesca, è interamente interessata dai vincoli paesaggistico-ambientale e idrogeologico ed è conosciuta (o meglio, lo era fino ad oggi) dagli appassionati di tutta Italia per la naturalità del corso d’acqua e delle sue delle sponde, per la bellezza dei pesci che qui si riproducono e si potevano catturare (e successivamente liberare, dato che si tratta di una zona no-kill).
Oltre al taglio di piante abusivo, peraltro finalizzato alla sola produzione di biomasse da utilizzare a livello industriale, il passaggio dei mezzi d’opera utilizzati nell’area di golena e lungo le sponde dell’argine naturale del torrente Ente, ha pesantemente compromesso la stabilità delle sponde stesse, rendendo impossibile l’utilizzo della viabilità preesistente con veicoli che non siano gli stessi mezzi d’opera, perché si sono create delle vere e proprie piste con solchi della profondità in alcuni casi superiore a 50 cm.
La Polizia Provinciale ha sequestrato diversi mezzi e circa 1800 metri cubi di tronchi tagliati e già accatastati nei pressi delle sponde del fiume.