MANCIANO – «Nel nostro paese – spiega il sindaco di Manciano, Marco Galli – è già stato progettato da Acquedotto del Fiora un impianto di depurazione, attualmente in fase di gara, che dovrà essere realizzato entro il 2016, con una spesa d’investimento di circa cinque milioni di euro». Il sindaco di Manciano, Marco Galli, interviene sulla protesta dei cittadini «in occasione dell’invio delle bollette per il servizio idrico e di depurazione da parte di Acquedotto del Fiora. Secondo i residenti tali tariffe di depurazione in base alla sentenza della Corte costituzionale sarebbero illegittime perché il servizio non viene erogato nel comune di Manciano».
«Inoltre – continua il sindaco – le tariffe di depurazione calcolate in bolletta non entrano nelle casse di questo Comune, ma in quelle del gestore del servizio idrico integrato. Dopo la sentenza della Corte, il Parlamento ha stabilito da una parte l’obbligo per i gestori del servizio idrico integrato di restituire la quota di tariffa non dovuta, riferita al servizio di depurazione, dall’altra la conferma della copertura tariffaria dei costi relativi alle attività di progettazione e realizzazione o completamento degli impianti di depurazione».
«Nel 2010 l’Ato Ombrone ha stabilito la lista degli esonerati dal pagamento del servizio di depurazione e la restituzione automatica a tutti gli aventi diritto, ad oggi la restituzione è stata completata. Successivamente – conclude Galli – l’autorità idrica Toscana (subentrata agli Ato) aggiorna ogni anno le tariffe speciali per quegli utenti che non usufruiscono del servizio di depurazione e che hanno però un depuratore in costruzione determinando in bolletta i costi sostenuti per attività di progettazione e realizzazione degli impianti».