FIRENZE – L’assemblea regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, riunita oggi a Firenze, ha approvato all’unanimità il documento presentato dal coordinatore regionale, Giuseppe Brogi, che sancisce la fine dell’esperienza del centrosinistra in Toscana e lancia la sfida di un’alternativa di governo di sinistra per la nostra regione.
“SEL – si legge nel documento – in questi anni ha fatto parte dell’alleanza di centrosinistra, condividendo e promuovendo scelte e azioni importanti in tema di lavoro, ambiente, stato sociale e diritti civili”. Connotati “di sinistra” che progressivamente sono venuti meno, si spiega, per l’atteggiamento del PD e dello stesso Enrico Rossi, che ha scelto di abbandonare “ogni tentativo di rappresentare un modello originale e diverso da quello del Governo nazionale. La dichiarata volontà del Pd di far diventare la Toscana la regione laboratorio del Jobs Act ne è una conferma”. A questo si è aggiunta l’indisponibilità del gruppo dirigente del PD “anche solo a verificare le condizioni di una possibile futura collaborazione con la Sinistra”.
“Si apre per tutta la sinistra toscana una nuova stagione – commenta il coordinatore Giuseppe Brogi – SEL vuole percorrere una strada feconda e costruttiva per la Toscana e non limitarsi a fare proposte contro qualcuno. Vogliamo una Toscana bella, operosa, giusta, solidale. Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra cultura di sinistra di cambiamento e di governo, il nostro radicamento territoriale, le nostre donne e i nostri uomini che intendono la politica come servizio per una causa più grande e per essere utili qui ed ora, specie per chi non ha voce, forza, potere”.
“Nei prossimi giorni, sul web e nei territori – dice ancora il coordinatore – lanceremo #immaginaToscana, un percorso aperto che con forme attive ed originali mira alla costruzione delle idee e delle proposte per la Toscana che vogliamo. Ci rivolgiamo a chi si riconosce nei valori della sinistra, a chi vuole provare a cambiare il mondo lavorando per una società più giusta. Vogliamo parlare all’elettorato deluso dal PD, alle esperienze che si richiamano a Tsipras, alle liste civiche di sinistra della nostra regione, ai gruppi e alle associazioni che operano concretamente per affermare gli interessi generali su quelli particolari, i beni comuni sulla logica predatoria di pochi speculatori, la solidarietà.
“Insieme a tutte queste realtà – conclude Brogi – vogliamo parlare prima delle idee, rinunciando ad uno sterile confronto sui nomi per aprire, invece, una grande discussione sui temi, da sviluppare presto e bene. Vogliamo cambiare in meglio la vita alle persone, vogliamo che sia la Buona Politica la vera novità delle prossime elezioni regionali”.