GROSSETO – Oltre due mesi. Tanto era durata l’odissea di una grossetana che aveva stipulato un abbonamento telefonico e di Adsl con una nota compagnia telefonica. La donna, residente in una zona isolata della provincia, era rimasta due mesi senza telefono fisso (dal 5 ottobre al 21 dicembre)e non si era mai vista attivare l’Adsl.
La donna aveva anche tentato, inutilmente, di cambiare compagnia. Alla fine era stata costretta a rivolgersi alla Confconsumatori che attraverso l’avvocato Ilaria Nunziata aveva chiesto al tribunale la riattivazione d’urgenza del servizio.
«Nel silenzio del gestore telefonico – afferma la Confconsumatori – non restava all’utente che agire per ottenere i danni patiti essendo rimasta priva di servizio per circa due mesi, abitante in una zona non ben coperta dal servizio di telefonia mobile priva anche di impianto d’allarme funzionante in quanto collegato alla rete telefonica».
Dopo anni di lite il giudice di pace di Grosseto ha condannato il gestore telefonico alla refusione di 100 euro per danni patrimoniali conseguenti al maggiore costo dell’utilizzo del telefono cellulare e 900 euro a titolo di danno esistenziale.
La sentenza verrà pubblicata sul sito www.confconsumatoritoscana.it