ROMA – “All’ad di Poste Italiane ho detto che Regioni e Comuni vogliono discutere per capire e verificare il piano dei tagli e trovare soluzioni per garantire i servizi. Mi fa piacere che Caio, alla fine del nostro incontro, abbia dato la disponibilità ad aprire il dialogo”. Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sintetizza il senso dell’incontro di stamani a Roma con l’ammistratore delegato di Poste Italiane prima della riunione della Conferenza delle Regioni dedicata proprio a questo tema.
“Gli ho anche ricordato – prosegue – che la Toscana ha già dato con la chiusure di uffici e non è sostenibile chiuderne altri 63. E’ in corso una straordinaria mobilitazione di sindaci e cittadini che impone di trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle esigenze di chi vive in aree marginali e disagiate e di tante situazioni differenziate presenti sul territorio. E ho anche fatto presente – racconta – che sarà per me difficile convincere mio padre, che sta bene, coltiva gli ulivi, contribuisce a mantenere bello il paesaggio gratuitamente, ad usare la card per ritirare la pensione”.
“Una proposta che ho avanzato a Caio – dice ancora Rossi – è quella di istituire una sorte di Poste-Mobili che con un pulmino attrezzato garantisca il servizio nei piccoli paesi e frazioni di montagna alcuni giorni al mese. Cè spazio per trovare soluzioni e un tavolo Regione, Comuni, Poste da aprire in Toscana può essere lo strumento per trovarle. Di certo – conclude – ci opporremo con forza e determinazione a quanti fanno il deserto sui territori e poi lo chiamano progresso”.