FOLLONICA – Rilanciare una delle attrazioni cittadine, è questo il senso dell’intervento del Movimento 5 Stelle di Follonica, in merito all’Ippodromo dei Pini. «Era una bella attrazione per la nostra città dove ci ritrovavamo in molti, grandi e piccini – precisano -. Poi è stato spostato per lasciare il posto al “Parco Centrale”. Pensato in grande, è stato lo slogan usato per il nuovo Ippodromo dei Pini, che di successo ne ha avuto ben poco, travolto da contenziosi di varia natura, il sequestro delle foresterie e conseguente filone d’inchiesta che ha portato all’inquisizione di 61 amministratori locali di tre legislature di centrosinistra».
«Non possiamo dire che sia andata meglio con la gestione sportiva dell’impianto, che dopo tutte le nefandezze denunciate con numerosi comunicati da tre anni a questa parte, fa registrare l’azzeramento di tutto il personale fisso, con l’ultimo licenziamento, avvenuto circa un mese fa, di una dipendente assunta da venti anni – aggiungono i pentastellati -. In tre anni di gestione della Sistema Cavallo sono stati pianificati licenziamenti del personale salvo richiamarlo nelle giornate di corse, pagando con buoni lavoro o voucher, che non prevedono contratto, svuotato i box dai cavalli e rispettive scuderie, invece di accogliere le numerose richieste di ospitalità che arrivano da tutta Italia».
L’attenzione del Movimento 5 Stelle si sposta anche sulla giunta Benini: «Il sindaco, con delega allo sport, si dovrebbe far carico di portare all’attenzione questa situazione di ambiguità della Sistema Cavallo, che percepisce finanziamenti per la gestione del centro di allenamento e scuola di equitazione, sviluppo delle attività, e manutenzione impianto. Dovrebbe come amministratore della cosa pubblica chiedere una verifica del Ministero sui requisiti della società di gestione, e richiedere un’ispezione dell’impianto».
«Ricordiamo le numerose iniziative svolte dagli altri ippodromi toscani e non, che nonostante le problematiche dell’ippica, provano a creare iniziative ed eventi con risultati incoraggianti. Perché non viene aperto dall’assessore allo sport un tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati, Forze politiche, addetti ai lavori,operatori ippici, allenatori, scuderie, l’amministratore unico Silvio Toriello per cercare di cambiare nettamente marcia? – concludono – Noi ci saremo, perché crediamo che l’ippica non sarà morta finché ci saranno cavalli e scuderie che l’alimentano e finanziamenti pubblici per il settore, che ammontano a circa 30 milioni di euro per circa 40 società».