MAREMMA – Luca Sani è uno dei firmatari dell’interrogazione presentata al Ministro per lo Sviluppo Economico sulla prevista chiusura di numerosi sedi di Poste Italiane, che tanti disagi sta comportando per i territori periferici.
L’interrogazione chiede al ministro Padoan «quali azioni intenda intraprendere per garantire il rispetto dei disposti stabiliti dall’Autorità per il Garante delle Comunicazioni (AGCom) rispetto al divieto di chiusura degli uffici postali nelle aree svantaggiate, e per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane Spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni più piccoli del territorio nazionale».
«Nel gennaio 2014 il presidente dell’AGCom – sottolinea Sani – ha ricordato che una delibera dell’Autority ha “ritenuto opportuno inserire (…) specifici divieti di chiusura di quegli uffici che servono gli utenti che abitano nelle zone remote del Paese (…) ritenendo prevalente l’esigenza di garantire la fruizione del servizio nelle zone disagiate anche a fronte di volumi di traffico molto bassi e di alti costi di esercizio. I servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l’invio di comunicazioni. Servizi – conclude Sani – che non possono essere sospesi solo perché economicamente non redditizi».
E sulla chiusura dell’ufficio postale di Pereta e sul ridimensionamento di quello di Montiano interviene invece il gruppo consiliare Viva Magliano Viva «Notiamo che il sindaco Cinelli, come al suo solito, si è messo ben in mostra per protestare. Purtroppo riscontriamo che al di là della protesta non è andato. Nessun atto formale in Consiglio comunale, nessuna mozione e nessun coinvolgimento delle opposizioni per portare avanti questa battaglia nella totale unità della nostra comunità. Siamo soddisfatti che, anche grazie alle nostre sollecitazioni, i partiti della coalizione che ci sostengono, Sinistra Ecologia e Libertà e il Partito Democratico, hanno presentato interrogazioni rispetto alla chiusura degli uffici postali. Non vorremmo che, con questa azione, Poste Italiane e la sua presidentessa in quota Forza Italia, volessero facilitare qualche società privata interessata al settore».