GROSSETO – “La Sanità Toscana è sottoposta oggi ad un nuovo processo di riforma e di cambiamento, imposto dalla necessità di ridurre la spesa pubblica e, nel contempo, dall’obbligo e dal dovere di garantire livelli adeguati ed efficienti di assistenza e cura al cittadino. È indubbio che i processi di cambiamento pongano interrogativi, destino preoccupazioni, ci facciano interrogare su quale sarà il futuro”. A parlare è L’Esecutivo della Conferenza provinciale dei sindaci.
“Questi sentimenti accomunano anche noi amministratori, chiamati, in un momento così difficile, ad accompagnare e costruire un sistema sanitario capace di rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei cittadini – prosegue la nota -. Contribuire a costruire il nuovo è il nostro compito e dobbiamo adempierlo con la consapevolezza di ciò che rappresentiamo, dei bisogni che il nostro territorio rappresenta e con la consapevolezza che la sanità grossetana è un pezzo fondamentale del Sistema sanitario regionale”.
“Nessuno di noi nasconde le difficoltà che ogni giorno incontriamo nel garantire servizi in un territorio vasto ed a bassa densità abitativa, ma dobbiamo con forza rivendicare ciò che in questi anni abbiamo costruito e che fanno della sanità della nostra provincia uno dei punti di eccellenza della sanità toscana e nazionale – continuano i sindaci -. All’appuntamento dell’Area vasta e della nuova Asl non possiamo presentarci solo con un elenco di malesseri e di cose che potrebbero funzionar meglio. Questo si, contribuirebbe a rappresentare la sanità grossetana come una sorta di cenerentola”.
“Dobbiamo avere il coraggio di rivendicare il cammino che abbiamo compiuto nella riorganizzazione del sistema ospedaliero; nell’aver avviato un nuovo rapporto fra ospedale e territorio, anche attraverso i Patti territoriali, che debbono essere portati a compimento; nell’aver consolidato eccellenze, dalla Robotica, all’Emodinamica, alla Psichiatria – prosegue l’Esecutivo -; nella capacità di riduzione della spesa, pur mantenendo una rete ospedaliera territoriale ed una capillare presenza nel territorio, che siamo intenzionati non solo a difendere, ma anche a rafforzare in un nuovo sistema di rete ospedaliera e territoriale”.
“Oggi, ci presentiamo all’appuntamento della riforma con le carte in regola – scrivono i sindaci -; ed è per questo che possiamo chiedere, a testa alta, alla Regione Toscana di non essere ulteriormente penalizzati nel trasferimento delle risorse e dobbiamo pretendere che anche gli altri si facciano protagonisti del cambiamento. E’ per questo che non ci presentiamo con il cappello in mano, ma esigiamo il ruolo che ci spetta dovuto anche dalla capacità di saper cambiare, come tutti gli istituti di valutazione ci hanno riconosciuto”.
“Anche per questo l’accanimento con il quale ogni giorno si sta intervenendo sulla sanità grossetana ci sembra quantomeno sopra le righe e, certamente, non aiuta alla reale percezione del ruolo che la sanità grossetana esercita non solo a servizio del nostro territorio. Dobbiamo e possiamo far di più e per farlo occorre il contributo di tutti, a partire dagli operatori che ogni giorno lavorano sul campo e da noi amministratori, che in un quadro rinnovato – concludono -, dobbiamo saper rappresentare i bisogni dei nostri cittadini”.