GROSSETO – «Siccome s’è tagliato posti letto ospedalieri in misura anche maggiore rispetto ai parametri richiesti dalla normativa vigente, allora adesso si può rinnovare l’incarico dirigenziale al capo ufficio stampa». Stefano Mugnai, vicepresidente della Commissione sanità in Regione ha presentato un’interrogazione in merito al nuovo incarico all’addetto stampa della Asl 9.
«La Asl 9 – spiega Mugnai – proroga un incarico dirigenziale per tre anni quando, secondo la riforma che stiamo valutando in commissione sanità, tra meno di un anno neppure esisterà più, dato che dovrebbe essere commissariata dal 1 marzo 2015 per poi essere assorbita, dal 1 gennaio 2016, in una delle future Asl di area vasta».
«Poi c’è la questione dei tagli – spiega l’esponente di Forza Italia -. Nella delibera la Asl 9 parla chiaro: la normativa nazionale prevedeva che senza la riduzione di posti letto ospedalieri entro determinati parametri con corrispondente riduzione di unità operative complesse, il rinnovo degli incarichi doveva rimanere bloccato. Però, siccome “la Regione Toscana ha ottemperato” e “in particolare l’Azienda Usl 9 risulta ampiamente al di sotto dei parametri”, allora ecco che l’incarico di capo ufficio stampa si può rinnovare per tre anni. Una beffa! Si tagliano posti letto per assumere dirigenti per la comunicazione! Chissà che gran beneficio porterà questo alla salute dei cittadini e al benessere lavorativo degli operatori sanitari».
E a Mugnai risponde a stretto giro Dario Rossi, presidente GUS (Giornalisti uffici stampa) Toscana «Curioso il modo in cui il consigliere regionale Stefano Mugnai contesta la spesa per l’ufficio stampa alla Asl 9 di Grosseto utilizzando il proprio ufficio stampa, ugualmente pagato dai “pubblici euri” del Consiglio regionale».
«In realtà, a cosa serva un ufficio stampa lo dimostra lo stesso comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia: a informare gli organi di informazione e i cittadini di quanto accade nell’ambito sanitario locale; provi a chiederlo il consigliere Mugnai ai giornalisti di cronaca che con l’ufficio stampa dell’Asl tengono rapporti quotidiani, garantiti dall’etica professionale della collega che vi lavora – precisa Rossi -. Un compito ben chiaro e definito da una legge, la 150 del 2000, che provò con qualche limite a normare una esigenza sentita. Se la vada a rileggere, consigliere, potrà imparare qualcosa e capire perché anche il suo gruppo si è dotato di tale struttura. E, mi consenta ancora consigliere, legare la spesa dell’ufficio stampa ai problemi sanitari di zona è argomento elettorale di basso profilo. Ben altri sono i controlli, le attenzioni dovute e richieste dal gioco democratico che ci aspettiamo da una figura politica di profilo alto come la sua».
E a Rossi torna a rispondere Mugnai, che precisa «Vorrei invitare il presidente toscano del Gus Dario Rossi a documentarsi: a subordinare il rinnovo contrattuale del capo ufficio stampa al taglio dei posti letto è la delibera della Asl 9, non io. E la delibera è allegata al comunicato, che ben esplicita questo fatto. Dunque la strumentalizzazione non è la mia».
«Per altro la proroga conferisce l’incarico fino al 2018, quando secondo la riforma in itinere la Asl 9, come tutte le altre, dovrebbe essere commissariata nel giro di poco più di un mese e smettere di esistere dal 1 gennaio 2016 – conclude il rappresentante di Forza Italia -. E’ da questa incongruenza contrattuale, forse, che un sindacato dovrebbe tutelare una professionista».