GROSSETO- “Il nostro mondo dimentica a volte il valore speciale del tempo speso accanto al letto del malato, perché si è assillati dalla fretta, dalla frenesia del fare, del produrre, e si dimentica la dimensione della gratuità, del prendersi cura, del farsi carico dell’altro. In fondo, dietro questo atteggiamento c’è spesso una fede tiepida, che ha dimenticato quella parola del Signore che dice: «L’avete fatto a me» (Mt 25,40)”. Questo il richiamo di Papa Francesco contenuto nel messaggio per la 23^ Giornata mondiale del malato, che si celebra mercoledì 11 febbraio 2015, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes.
La Chiesa di Grosseto è da sempre particolarmente legata al valore e al senso di questa Giornata, punto di approdo di un intero anno di servizio, nelle più svariate forme, ai malati, ai sofferenti, alle persone diversamente abili, a chi vive sul proprio corpo o nel proprio spirito i segni evidenti della malattia che spegne le forze, soffoca la speranza, fiacca ogni proposito e ogni progetto di futuro.
“La Chiesa – dice il Vescovo Rodolfo – è dentro a queste piaghe dolorose e vuole esserci con l’atteggiamento che ci suggerisce Papa Francesco nel suo messaggio: quello della sapienza del cuore, una sapienza che permette di vedere oltre il visibile, oltre ciò che è tangibile; una sapienza che riconosce il valore sacro della vita, sempre, comunque. Francesco ce lo ricorda con parole molto forti: . Per questo voglio dire grazie per tutti coloro che spendono il loro tempo donandolo a chi è ammalato o sofferente: un tempo che impegna, che coinvolge, che significa accudimento, cura anche nelle più elementari esigenze (lavarsi, vestirsi, mangiare) che la malattia tante volte trasforma, per molti fratelli, in traguardi impossibili da raggiungere autonomamente. La Chiesa di Grosseto dice grazie, pertanto, ai cappellani dell’ospedale Misericordia e ai laici che svolgono servizio di cappellania, al cappellano delle case per anziani, ai volontari dell’Avo, che dedicano il loro tempo per regalare sollievo ai ricoverati e agli anziani, al Centro volontari della sofferenza, ai medici cattolici, all’Unitalsi, ai volontari vincenziani, a quanti nelle parrocchie si preoccupano di far visita agli anziani soli o agli ammalati portando loro il conforto dell’Eucaristia. Sento, inoltre, il dovere di dire grazie ai medici e agli infermieri, a realtà di volontariato civile come l’Abio che da anni si preoccupa di rendere meno triste il ricovero dei bambini in ospedale e ai tanti fratelli che, arrivandoin Italia da vari Paesi, si prendono cura, come badanti, dei nostri anziani e delle persone con disabilità. Sono tutte forme di servizio alla vita”.
Il programma della Giornata del malato 2015 – Mercoledì 11 febbraio il Vescovo Rodolfo alle 10 si recherà all’ospedale Misericordia di Grosseto per la visita alle autorità e agli ammalati e sarà accolto, alla portineria dell’ingresso principale del nosocomio, dalla dott.ssa Franca Martelli, direttore sanitario dell’ospedale di Grosseto. In particolare, mons. Cetoloni visiterà i seguenti reparti: Pronto soccorso generale e pediatrico; quindi si sposterà al terzo piano al setting “O” (area medica) e setting “H” (area chirurgica).
Gli studenti del corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Siena offriranno un omaggio ai pazienti, per i quali alle 12.30 è previsto anche un menù speciale.
Alle 16.30 il Vescovo sarà di nuovo nel nosocomio cittadino per presiedere la Messa del Malato, nella cappella interna. Animerà la liturgia il coro della scuola dell’infanzia del Cottolengo.