AMIATA – «Quando la Regione Toscana fa un passo positivo (lo stop al rilascio dei permessi di ricerca geotermica) gli opportunisti di varie associazioni, che di recente si sono messi in affari anche per realizzare utili dallo sfruttamento del vapore geotermico, oggi strillano per una semplice moratoria di sei mesi, stabilita dalla Regione Toscana e che può essere utile per fare chiarezza sui criteri che devono escludere lo sfruttamento geotermico dove produrrebbe sicuri danni (per la sismicità indotta, per l’inquinamento di falde potabili, per la perdita di presenze turistiche…)» a parlare è Roberto Barocci, del Forum ambientalista.
«Questi finti ambientalisti sostengono che i loro impianti a ciclo binario (quelli che portano in superficie i vapori e li reimmettono in profondità, senza emissioni in atmosfera) sono sostenibili ovunque, senza limiti – prosegue Barocci -, anche sopra falde idropotabili, anche sopra faglie sismiche in equilibrio instabile, anche accanto a Piazza del Campo a Siena, accanto alla torre di Pisa o alle vigne sui colli del Brunello e del Chianti…»
«Sono degli opportunisti che mai si sono schierati contro la Geotermia tradizionale, inquinante e speculativa dell’Amiata, ben sapendo che, con quelle emissioni libere in atmosfera di gas ricchi di nanoparticelle cancerogene, quella geotermia concorre a produrre centinaia (ripeto centinaia) di morti in eccesso (+13%) e ben sapendo che inquina più di una centrale a carbone di pari potenza, pur ottenendo milioni di euro/anno di contributi destinati dalle nostre bollette elettriche alle rinnovabili – conclude Barocci -. Che miseria!»