di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – Si svolgerà oggi la prima udienza della causa per diffamazione che vedrà sotto i riflettori il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli. Una vicenda che era già stata annunciata dallo stesso primo cittadino che lo scorso anno aveva ricevuto un avviso di garanzia riguardo a degli accadimenti avvenuti durante la campagna elettorale che lo condusse, poi, alla vittoria nel suo secondo mandato amministrativo.
Durante quel periodo, infatti, era uscito un volantino pubblicitario che aveva cominciato a girare sul territorio argentarino in cui si alludeva al collegamento tra i rappresentanti dell’altra lista in gara per le elezioni con alcune sedicenti “Sorte di mafie di terra e di mare”.
L’intenzione di Cerulli, da lui chiarita anche in seguito, era quella di fare riferimento ad alcuni condizionamenti che venivano sistematicamente effettuati nella vita economica del paese e dell’economia del mare da parte di personaggi che potevano essere paragonati ad una sorta di “loggia”. Cerulli, tuttavia, si è avviato tranquillo questa mattina ed ha addirittura ironizzato su facebook: «Oggi sarò (come si dice) alla sbarra! – ha scritto sul suo profilo – inizia oggi infatti il processo apertosi contro di me a seguito della denuncia nei miei confronti di Azelio Bagnoli, Viviana Lauro, Danilo Cerulli, Anna Poggioli e Michele Vaiani in quanto si sono ritenuti offesi e danneggiati da un mio volantino diffuso durante l’ultima campagna elettorale dove “denunciavo” l’esistenza all’Argentario di certe “Sorte di mafie di terra e di mare».
«Ovviamente la giustizia farà il suo corso ed io non posso che aver fiducia, nel frattempo (grazie ai risultati delle votazioni) – ha concluso il sindaco – continuo a governare mettendo sempre al primo posto legalità e trasparenza e combattendo sempre contro chi pensa di avere più diritti di altri. Penso che sia proprio un bel processo».