di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Le sale delle Clarisse sono già fruibili, la Pinacoteca è pronta per aprire. Manca però un particolare importante: le opere da metterci dentro. «Attendiamo una risposta concreta da parte di Gianfranco Luzzetti. Ci serve di saperlo entro fine marzo e occorre una donazione vera, non possiamo basarci su di una promessa post-mortem, modificabile in qualsiasi momento e senza garanzie – precisa il sindaco Emilio Bonifazi -. Non diciamo questo per mancanza di fiducia in Luzzetti, che resta un benefattore per la città e persona a cui saremo sempre grati per le donazioni già effettuate di due opere e per le tante mostre allestite, ma perché per un’amministrazione è oggettivamente impossibile continuare sulla base del semplice legato testamentario».
La storia tra Gianfranco Luzzetti e il Comune di Grosseto parte da lontano, sin dal 1993, poi nel 1999 la prima mostra e un rapporto di alti e bassi negli anni successivi. «Nel 2005, con la precedente amministrazione il rapporto si è interrotto – racconta Bonifazi -, sono diventato sindaco nel 2006 e grazie all’intervento di Mauro Papa, direttore del Cedav, tutto si è sistemato. Luzzetti non ha mai parlato di donazioni, ma di lascito post-mortem. Un aspetto che per noi non può andare bene. La Pinacoteca è stata allestita in pieno centro storico, in uno stabile di 1000 metri quadrati del valore di 3 milioni di euro. Per adeguare gli impianti sono stati spesi 150mila euro. Forse Luzzetti aveva progetti differenti, ma come Comune possiamo mettere questo a disposizione».
L’amministrazione comunale ha anche inviato una lettere aperta a Luzzetti, invitandolo a prendere la decisione: «Abbiamo dato tempo fino al termine del mese di marzo – precisa il primo cittadino -. Attendiamo la sua risposta e speriamo che sia positiva, altrimenti sarà necessario trovare un’altra soluzione per l’immobile. Non abbiamo pensato ad un “piano B”, proprio perché la nostra intenzione è quella di avere le opere di Luzzetti nella Pinacoteca predisposta proprio per questa necessità».
Negli anni passati il Comune di Grosseto ha anche allestito quattro mostre collegate alle opere in possesso di Luzzetti: Teatralità del Barocco Fiorentino con 6455 visitatori, La Bella Maniera con 5471 presenze, Signori di Maremma per 11.769 visite e infine Bellezza e religiosità in Ludovico Cardi detto il Cigoli, con 6450 interventi. «Nonostante le difficoltà economiche del momento, il Comune ha fatto uno sforzo notevole, investendo 650mila euro nelle mostre – osserva Giovanna Stellini -. Una cosa che non rinneghiamo e che ci ha portato anche alla donazione di due splendide opere. Ci siamo rapportati con la Fondazione Verrocchio, vicina a Luzzetti, per la gestione della Pinacoteca, ma senza ottenere il risultato sperato». La palla adesso torna nuovamente sul campo di Gianfranco Luzzetti, sarà lui, infatti, a decidere se il patrimonio di opere a disposizione potrà essere donato alla città di Grosseto.