SANTA FIORA – A Santa Fiora proseguono le attività dei biologi per la riproduzione della trota macrostima. Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio, condizioni meteo permettendo, i cittadini potranno assistere alle operazioni di spremitura delle uova, alla Peschiera di Santa Fiora. Il Parco, infatti, sarà regolarmente aperto al pubblico, con la possibilità per i visitatori di assistere alle attività dei biologi.
Il progetto per la riproduzione della trota macrostigma, è curato dalla Provincia di Grosseto, dal Comune di Santa Fiora, dalle associazioni Libera Pesca e Minatori per il Museo e si avvale della collaborazione di Armando Piccinini docente dell’Università di Parma, spin off Accademico Gentech, con l’ausilio di Letizia Barsellini.
Ogni anno vengono prodotti circa 50 mila avannotti dall’incubatoio di valle della Peschiera, parte dei quali vengono liberati nel Fiora. Una parte viene invece impiegata per sostituire i vecchi riproduttori. Il progetto sta dando già importanti risultati: la popolazione di trota macrostigma risulta in costante aumento nell’alto corso del Fiora, sito di interesse comunitario.
La trota macrostigma era presente nei fiumi di montagna fino agli anni cinquanta, poi è scomparsa in seguito dell’introduzione di specie nord europee e americane come la trota ario e l’iridea, preferite per i ripopolamenti dei corsi d’acqua. Queste specie sono entrate in competizione con la macrostigma. Il progetto attivo a Santa Fiora prevede l’allevamento e il rilascio degli avannotti (piccoli di trota), nell’ambiente protetto dell’Alto corso del Fiume Fiora e nei suoi affluenti, per ristabilirne l’originaria biodiversità.