GROSSETO – Domenica 2 febbraio ricorrerà la giornata mondiale delle zone umide, un evento importante soprattutto per la provincia di Grosseto che vanta molti siti da valorizzare in quest’occasione.Le Zone umide di importanza internazionale nella lista Ramsar presenti in Italia sono 52, di cui 12 in Toscana. In Maremma ce ne sono ben 5: Padule di Scarlino, Padule della Trappola-foce fiume Ombrone, Padule della Diaccia Botrona, Laguna di Orbetello e Lago di Burano.
«Far conoscere e salvaguardare le zone umide sempre più a rischio sul nostro pianeta è fondamentale – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – soprattutto perché rappresentano un enorme valore naturalistico per le nostre realtà territoriali. Anche le tante specie di avifauna presenti devono essere protette, tutelate e valorizzate. Anche quest’anno vogliamo promuovere una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle aree umide della provincia di Grosseto, realizzando attività ed escursioni per le scolaresche affinché possano scoprire le caratteristiche, le potenzialità e la bellezza di queste aree».
Per l’occasione Legambiente ha organizzato un’escursione guidata con la scuola primaria di Istia d’Ombrone. L’iniziativa, oltre a mettere in luce l’importanza che le zone umide rappresentano, si inserisce all’interno di un percorso didattico per evidenziare anche le caratteristiche del fiume dal punto di vista storico, naturale, culturale e della sicurezza. Sono passati infatti 44 anni dalla firma della Convenzione Internazionale sulle Zone Umide siglata il 2 febbraio del 1971 a Ramsar, in Iran. Le oasi, gli stagni e i fiumi sono eccellenti depositi di stoccaggio per l’anidride carbonica dove vivono esemplari unici e preziosi per l’intero ecosistema.
Le zone umide rivestono una notevole importanza per diversi aspetti anche sotto il punto di vista idrogelogico: regolano e attenuano le piene dei fiumi. Le paludi adiacenti i corsi d’acqua, ad esempio, creano un effetto spugna raccogliendo le acque durante le piene, rallentando il deflusso e riducendo così il rischio di alluvioni.