GROSSETO – I tagli alle Province restano argomento di estrema attualità, soprattutto per i lavoratori che da un po’ di mesi a questa parte stanno vivendo nell’incertezza. Il quadro resta molto complesso così come la condizione dei lavoratori, per i quali la stessa legge di stabilità ha altresì imposto un sovrannumero del 50% del personale che potrebbe essere ricollocato nel sistema della Pubblica Amministrazioni, malgrado tutte le difficoltà derivanti dal quasi blocco del turn over e delle assunzioni. Per questo i dipendenti, in un documento presentato da Alessandra Savignano, responsabile della Rsu della Provincia di Grosseto, chiedono un forte impegno da parte dell’assemblea dei sindaci, del consiglio provinciale e del presidente Bonifazi, ad assicurare azioni certe per garantire l’effettivo e pieno svolgimento delle funzioni fondamentali.
Inoltre chiedono di assicurare azioni certe per garantire l’effettivo svolgimento da parte della Provincia della funzione di supporto tecnico-amministrativo agli enti locali del territorio, attivare, nelle more del compimento del processo di riordino, un osservatorio provinciale al quale ricondurre il fabbisogno occupazionale di Comuni e Unioni dei Comuni, così da avere la mappatura dei posti disponibili in termini sia di numero che di figure professionali, per assicurare la concreta possibilità di realizzare le procedure di mobilità previste dalla Legge di Stabilità riservate ai dipendenti della Provincia.
A questo si aggiungono le richieste relative alle procedure di ricollocamento dei dipendenti della Provincia presso altri enti, in modo che avvengano nel rispetto dei principi di trasparenza e pari opportunità, attraverso avvisi pubblici per cui si ritiene importante sia individuato un ente capofila che faccia da cabina di regia.
Nella lettera si chiede anche di concordare con la Rsu e le parti sociali i criteri per la mobilità del personale, comprensivi anche di quelli che daranno priorità all’accoglimento delle domande, a garanzia di attuazione dei principi sopra esposti di trasparenza e pari opportunità. Infine, avviare e promuovere percorsi di reinternalizzazione di servizi affidati all’esterno, laddove questi rientrino tra quelle funzioni fondamentali della Provincia.