[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=vsEamKkaWFI&w=600]
di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – La tensione di questa mattina non ha tenuto il sindaco dentro le sue stanze. Già da prima era per strada, e se non fosse stato per la protezione delle forze di polizia non sarebbe rientrato nel palazzo. Ma poi, dopo accordi con i capi dei manifestanti, Arturo Cerulli è sceso in piazza ed ha ascoltato e parlato alla folla che non ha mancato di interromperlo ripetutamente bloccando, a tratti, il suoi tentativi di dibattere calorosamente alla sua maniera, notoriamente istintiva.
«Sono contento che ci sia stata questa manifestazione perché il lavoro è un problema importante da affrontare – così ha esordito il sindaco attorniato dagli organizzatori – e non si pensi che il Comune non stia cercando di trovare nuovi mezzi per poter uscire dal blocco. Ci stiamo, proprio adesso, occupando di un bando per trovare uno studio esterno che si occupi delle questioni legate all’edilizia e ci dica ancoro con più precisione quello che si può fare».
«C’è da rilevare, tuttavia, che tra voi manifestanti c’è una parte che viene giustamente a richiedere attenzione per il lavoro ed un’altra che richiede la firma delle pratiche che non viene fatta materialmente dal sindaco. Il problema – ha continuato Cerulli – sono le leggi e le reali possibilità dei sindaci che sono limitate rispetto a quello che deve invece essere fatto da dirigenti e funzionari che sono coloro che materialmente devono firmare gli atti e ne sono responsabili davanti alla legge».
Tra le persone però, molti hanno insistito anche in maniera dura, dichiarandosi stufi e facendo appello al potere dei politici, da esercitare nell’interesse dei cittadini affinché si possa uscire da questa situazione che verrà riaggiornata a breve termine, tra una quindicina di giorni. Una delegazione del comitato organizzatore del corteo, tornerà a palazzo comunale per incontrare il sindaco e fare il punto della situazione.