di Barbara Farnetani
GROSSETO – Amatur querelerà la lista Massa Comune. Lo annuncia il consorzio al termine di giorni di polemiche che hanno visto al centro proprio il consorzio turistico «In considerazione della polemica politica portata avanti da Massa Comune attraverso il proprio sito internet, il consiglio di amministrazione della società Amatur srl ha deliberato di intraprendere, qualora l’ufficio legale ne ravvisasse gli estremi, un’azione di querela a tutela della propria immagine e dell’interesse dei singoli soci».
«Il nostro consorzio – precisa il presidente Alessandro Giuliani – è composto perlopiù da soci privati, il pubblico, il comune con il 30% e l’unione Colline Metallifere con un altro 10%, partecipano dunque in quote minoritarie. La stragrande maggioranza del capitale è privato, per cui non abbiamo l’obbligo di diffondere alcuni dati che sono solo a disposizione dei soci, tipo gli estratti conto, come richiesto da massa comune».
«I nostri bilanci sono comunque certificati dal 2010 – prosegue Giuliani – una scelta che abbiamo fatto volontariamente, e abbiamo risanato le perdite. Abbiamo poi deliberato, nell’ultima assemblea di maggio, un aumento di capitale che arriverà a 50 mila euro, dai 13 mila attuali, con un fatturato che, per il 2013, è stato di 170 mila euro». L’ultima anche per Giuliani, si chiude infatti il suo triennio di presidenza.
In questi tre anni sono chiuse le Apt e Amatur ha vinto il bando di gara per il Mitup candidandosi, di fatto, a fare da collegamento a differenti realtà turistiche nella zona delle Colline Metallifere. A febbraio il contratto per il Mitup terminerà, e ci sarà da parlare anche del futuro dei sette dipendenti di Amatur, specie per quei servizi che gestiscono, tipo gli uffici turistici, ma anche l’organizzazione di alcuni eventi, e anche in considerazione del fatto che le province non si occuperanno più di turismo.
«I comuni sono in affanno – puntualizza Giuliani – non riescono a gestire accoglienza e fare promozione, neppure quelle più grandi. Noi svolgiamo un servizio per gli associati (ne abbiamo 48) che va dalla segreteria alle prenotazioni, alla partecipazione dei bandi».
Ma il futuro, lascia intendere Amatur, potrebbe essere proprio quello di colmare quel vuoto che si è formato con l’abolizione di Apt e provincia. «Partecipando alla programmazione regionale e stando dentro Toscana promozione. Ma vedo bene anche una collaborazione con il nuovo brand alta Maremma».
Alle accuse che alcuni soci non sarebbero soddisfatti dal servizio e mediterebbero di uscire dal Consorzio Giuliani risponde «lo sento ora per la prima volta. E comunque in occasione dell’aumento di capitale potranno farlo. Come anche il Comune, se lo deciderà, potrà “annacquare” la propria quota. Io però consiglio piuttosto ad altri Comuni di associarsi, anche con partecipazioni minime, per gestire assieme certi servizi come gli uffici turistici spesso affidati alle pro loco o per cui vengono pagate migliaia di euro».
E per quanto riguarda la polemica dell’ufficio turistico di Massa Giuliani conclude «Dal Comune è stata versata una quota di 20 mila euro per tenerlo aperto, se le aziende vogliono allungare l’orario possono contribuire economicamente. Di fatto manca l’apporto dei privati. I privati dovrebbero starci non per avere le camere piene ma per avere, ad esempio l’ufficio aperto quando ci sono gli eventi o con qualcuno che magari sappia parlare russo. Questo è il momento di ampliare il raggio di azione».