FOLLONICA – Il Comune di Follonica ha imposto alla Tioxide, con un’ordinanza, di provvedere al trattamento delle acque e alla loro depurazione prima della confluenza nel terreno. La decisione è stata presa dopo l’ispezione alla Cava di Montioni effettuata da Arpat a dicembre scorso. «La Cava di Montioni – affermano dal Comune – è da anni oggetto di un ripristino ambientale attraverso il riutilizzo dei gessi rossi provenienti dal ciclo di produzione di biossido di titanio dell’azienda scarlinese Tioxide Europe, titolare del ripristino.
«Nel 2012 e a metà 2014 sono state osservate fuoriuscite di acqua dal terreno (cosa che contrasta con l’impermeabilità dei gessi e per questo utilizzati come ripristino), e ciò ha generato indagini di approfondimento da parte di Arpat, per valutare cause e conseguenze della fuoriuscita – ricorda ancora l’amministrazione -. Dalle prime analisi delle acque sono state rilevate alcune concentrazioni di ferro, manganese, solfati, cloruri e, in maniera minore, di nichel. Dopo questa prima valutazione da parte di Arpat, l’azienda Tioxide ha realizzato una vasca di decantazione per le acque fuoriuscite».
«Nel successivo controllo, avvenuto il 9 dicembre, Arpat ha verificato che l’abbattimento dei livelli di ferro e manganese è stato comunque moderato, quindi è stato ritenuto opportuno trattare l’acqua con le stesse modalità delle acque di scarico, soggetta quindi a depurazione prima della ricaduta sul terreno». Proprio per questo il Comune di Follonica ha formalizzato l’ordinanza alla quale la Tioxide Europe dovrà ottemperare entro 20 giorni dalla notifica, nel rispetto dei seguenti punti:
• definire lo studio che accerti le cause degli smottamenti e delle fuoriuscite di acqua dai gessi abbancati;
• provvedere al trattamento delle acque (come da D.Lgs n. 152/2006) considerandole come acque di scarico, affinché le acque siano adeguatamente trattate prima di impattare il reticolo delle acque superficiali
• valutare gli effetti ad oggi già prodotti dallo scorrimento delle acque sul reticolo.