LIVORNO – Il Consiglio di Stato ha annullato la gara per la privatizzazione della Toremar e dei relativi collegamenti marittimi. Una notizia che sta creando preoccupazione e scompiglio, specie tra i sindacati. «La preoccupazione – affermano dalla FILT-CGIL Regionale – nasce dal fatto che, dopo il passaggio della Toremar a Moby, sono stati raggiunti importanti accordi sindacali per la stabilizzazione di numerosi lavoratori tramite assunzioni. Basti pensare che al momento del passaggio i lavoratori marittimi assunti a tempo indeterminato erano 158 su un fabbisogno di 207 persone, gli altri erano tutti precari; attualmente l’organico della società è interamente costituito da lavoratori con contratto a tempo indeterminato, ed è questo l’unico caso in Italia in cui ciò si verifica in ambito marittimo. Anche il personale strettamente stagionale, 36 marittimi, ha avuto un contratto di lavoro appropriato».
«Inoltre in questi tre anni sono stati fatti accordi aziendali per una contrattazione di secondo livello adeguata ai bisogni aziendali che non penalizza economicamente i lavoratori – prosegue Agostino salza della Cgil -. E’ stato raggiunto un accordo che dà maggiore dignità ad una parte dei lavoratori che ricevevano un trattamento economico non corrispondente al loro effettivo impiego a bordo. La Toremar è anche attualmente l’unica società di navigazione che ha riconosciuto legalmente la rappresentanza sindacale aziendale dei marittimi».
«Anche negli uffici c’è stata l’assunzione del personale adeguato alla gestione di una Società di navigazione, evitando di ricorrere a personale di società esterne, come avveniva in passato – si legge nella nota della Cgil -. I mezzi nautici hanno subito profonde ristrutturazioni, con grossi investimenti mirati all’offerta di un servizio migliore, che hanno comunque dato ai lavoratori la possibilità di un rapporto più qualificato con l’Utenza. Di tutto questo, di questi tre anni di trattative e di impegno, cosa resterà adesso? Si riparte dalla Toremar 2011? Una cosa del genere ci sembra decisamente inammissibile; attendiamo di conoscere nel concreto l’evoluzione della questione, ma preavvisiamo che saremo pronti a qualsiasi forma di lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori. Auspichiamo un giusto impegno anche da parte delle Istituzioni per il mantenimento dei diritti dell’Utenza».