GROSSETO – Ha aspettato il buio, la mezzanotte, quando riteneva che le sue vittime stessero dormendo, e si è intrufolato all’interno di un appartamento in un complesso residenziale, in via Aurelia sud, a Grosseto.
Il proprietario però è stato svegliato dall’allarme antintrusione dell’appartamento e si è messo subito alla ricerca di chi tentava di entrare nella sua proprietà. Grazie alle telecamere esterne ha visto che qualcuno, dopo aver scavalcato la recinzione, aveva tentato di entrare in una casetta in legno nel giardino, e poi si era acquattato dietro le auto parcheggiate in giardino, dove il proprietario lo ha scovato.
Il proprietario ha chiamato il 113 e si è avvicinato al ladro che ha tentato di fuggire scavalcando il cancello e così rompendo l’antenna del radio comando di apertura. È montato in fretta e furia su una bicicletta ma è caduto a terra e quando si è visto il proprietario ad una passo gli ha lanciato contro la bici colpendolo ed è fuggito a piedi sull’argine dell’Ombrone.
Gli uomini delle volanti si sono messe all’inseguimento, a piedi, attraverso i campi. Nonostante il buio sono riusciti a scovarlo, nascosto tra la vegetazione, ma sono serviti ben tre agenti per immobilizzarlo. Trasportato in Questura il ladro ha tentato più volte di aggredire gli agenti tanto che per uno di loro è stato necessario ricorrere alle cure del 118.
Sul tragitto fatto per fuggire, sotto un’auto, gli agenti hanno anche scovato dentro una scatola da scarpe un seghetto, delle cesoie, una piccola bombola da campeggio, un orologio da parete, delle calze da uomo, una tuta da lavoro ed un cappellino tipo baseball. In parte arnesi da scasso e in parte refurtiva come poi emerso nel corso della nottata grazie alla denuncia di un uomo che abita nella stessa zona.
Il ladro, un rumeno di 40 anni, incensurato, è stato arrestato e questa mattina si è svolto il processo di convalida. L’uomo, su cui pendono le accuse di tentata rapina impropria, danneggiamento, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e furto con scasso. L’uomo resta in carcere.
Resta alta, da parte della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine, l’attenzione, sul territorio, per questo genere di reati e non solo.