di Barbara Farnetani
FOLLONICA – Nuova perizia sull’inceneritore di Scarlino. L’ha disposta il giudice del tribunale di Grosseto, Giulia Conte, su richiesta del Comitato no all’inceneritore, della Coldiretti e della associazioni balneari che, tutti assieme, hanno intentato una class action per accertare la pericolosità sulle emissioni dell’Inceneritore.
Il giudice nell’udienza del 13 gennaio ha infatti disposto una perizia particolarmente accurata e complessa come fa sapere l’avvocato Roberto Fazzi, «perché dovrà indagare non solo la verifica della sicurezza dell’impianto ma anche i problemi connessi al territorio. Non si tratterà solo dell’accertamento sul corretto funzionamento dell’impianto ma anche della sua insistenza in quel posto, ossia quando è stato autorizzato si è valutato se fosse compatibile con quel territorio? Se il contesto di partenza fosse in grado di sopportare un impianto di quel genere? Si tratta di un titpo di perizia che non ha precedenti nella storia processuale».
«Questa zona – proseguono dal Comitato – è una zona con molte problematiche ambientali, anche di inquinamento, nonostante la bonifica». «Nella concessione delle autorizzazioni – prosegue Antonino Vella – non si è mai tenuto conto il pregresso, ma solo ed esclusivamente dell’inquinamento creato da quell’attività. Il canale di ritorno al mare può contenere un minimo inquinamento ma non due o tre minimi inquinamenti. L’aria, la terra ma anche il rumore che può creare picchi che possono non essere sostenibili».
L’appello è alle associazioni ambientaliste, perché mettano a disposizione il proprio materiale, raccolto in tanti anni, da presentare al giudice, ma anche alle amministrazioni comunali «È un dovere intervenire, quando se ne ha la possibilità, nelle cause civili a fianco dei cittadini e a protezione della salute pubblica». La perizia è stata affidata a Maria Triassi, «che ha fatto parte del pool che ha portato al sequestro dell’Ilva di Taranto» ha sottolineato l’avvocato.
Le indagini inizieranno il 9 febbraio e il 10 giugno sarà depositata la prima perizia. A quel punto le parti consegneranno le proprie osservazioni che il perito valuterà per depositare, il 30 settembre, una perizia definitiva.