di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Italiano, spagnolo, rumeno, arabo, francese, inglese, albanese, ucraino e cinese. Sono le nove lingue in cui l’opuscolo “Occhio al secchio” è stato prodotto. L’obiettivo è quello di ridurre i pregiudizi e gli stereotipi legati agli stranieri che vivono sul territorio e condividere informazioni utili nella diffusione di buoni modelli, soprattutto per ciò che concerne la raccolta dei rifiuti. Un progetto di ampio respiro che ha coinvolto Coeso, Comune di Grosseto, Sei Toscana e Legambiente, oltre alle associazioni di volontariato. «C’è tanto associazionismo in questo progetto – ribadisce Fabrizio Boldrini, direttore della Società della salute -. Qualunque cittadino fa parte del territorio, l’orientamento è quello di fare in modo che lo diventino a tutti gli effetti, con tutti i diritti e i doveri».
Sono 750 i pieghevoli che nei prossimi giorni saranno distribuiti presso lo sportello info immigrati, il Pas di via Verdi e nei luoghi di aggregazione delle comunità straniere che risiedono nel grossetano. «Naturalmente gli opuscoli sono stati stampati anche in lingua italiana – precisa l’assessore comunale Giancarlo Tei -. C’è difficoltà nell’incrementare la percentuale di raccolta differenziata, perché in questo momento storico c’è troppa disobbedienza civile che deriva anche da situazioni economiche difficili. Il nostro impegno resta costante, ne va del decoro della città».
I testi sono stati realizzati dalle volontarie del servizio civile Elisa dell’Olio e Camilla Mertens Nucci, grazie alla collaborazione di Sei Toscana e Legambiente, ma un contributo è arrivato anche dalle associazioni di comunità e dai singoli cittadini che hanno messo a disposizione le loro competenze linguistiche. «Se vogliamo ottenere buoni risultati dobbiamo investire nell’informazione, nella formazione e nella sensibilizzazione – spiega l’educatore ambientale di Legambiente Nunzio D’Apolito – Occorre insistere non solo sugli stranieri, ma anche sugli italiani. Dalla salute dell’ambiente dipende anche quella dell’uomo».
“Occhio al secchio”, oltre a integrazione e diffusione di comportamenti virtuosi, si pone l’obiettivo di contribuire al raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata del 75% entro il 2025. «Se non c’è collaborazione del cittadino, non si raggiungono gli obiettivi – conclude Roberto Valente, vicepresidente di Sei Toscana -. Questa iniziativa punta anche a togliere eventuali giustificazioni sul mancato utilizzo della raccolta differenziata».