GROSSETO – Primarie sì, primarie no, In attesa di conoscere se Luciano Modica riesca a raccogliere le 9 mila firme necessarie per la sua candidatura contro Enrico Rossi, nel dibattito del Pd interviene l’onorevole Luca Sani che non vede di buon occhio in questo contesto politico la corsa delle primarie.
«Le primarie – dice Sani – sono un valido strumento di partecipazione ma troppo spesso, come avvenuto anche in Liguria, si rivelano un’arma a doppio taglio e diventano il pretesto per battaglie politiche che non c’entrano con la scelta delle candidature».
«Perciò, vanno regolate in tempi rapidi, soprattutto per salvaguardarle dagli inquinamenti sempre più frequenti e organizzati, pena la loro definitiva archiviazione. Contestualmente occorre superare l’idea che le primarie si fanno senza una valutazione politica preventiva ma solo a suon di statuti e regolamenti. Per una amministrazione al primo mandato deve valere prima di tutto il giudizio sull’operato. In questo senso, anche alla luce dei contenuti e delle proposte di governo emerse dalla assemblea del PD toscano svolta sabato scorso, penso che le primarie per la scelta del candidato governatore sarebbero un errore e che alla ricandidatura di Enrico Rossi vada riconosciuto da subito quel valore politico e di governo che merita».
«Svolgere le primarie, nell’attuale contesto politico toscano, significherebbe appunto ricercare altri obiettivi, diversi dalla scelta del miglior candidato. Sono convinto che organismi dirigenti e iscritti hanno quel senso della politica necessario per evitarci questo passaggio».