GROSSETO – Sul tema della sicurezza e dei furti nelle abitazioni che hanno visto un incremento di casi nelle ultime settimane, interviene il Movimento 5 Stelle di Grosseto: «Soluzioni parziali o dettate dall’emergenza sono fine a se stesse e non risolvono alcun problema, il regolamento di polizia voluto pochi mesi fa dalla Giunta Bonifazi si è rivelato inefficace, le telecamere non sono un deterrente. Occorrono interventi radicali e di tipo strutturale, non soluzioni occasionali. Occorre che il modulo di controllo del territorio sia aggiornato, più rispondente ai tempi ed alle esigenze attuali ed una maggiore prevenzione, oltre ad una a migliore organizzazione di tutte le forze di polizia operanti sul territorio».
Il M5S ha ribadito più di una volta che la prevenzione del crimine è devoluta, in primis, alle Autorità Statali mentre la prevenzione del degrado sociale è compito precipuo del sindaco che, quale Ufficiale di Governo, deve garantire “il rispetto delle norme che regolano la vita civile per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale”. «La logica suggerisce quindi non tante centrali di polizia ma una sola centrale di pronto intervento per facilitare il cittadino che telefona, velocizzare l’intervento repressivo e recuperare risorse umane da dedicare a compiti operativi – aggiungono i pentastellati -. Una prevenzione organizzata riuscirebbe a controllare i criminali che si muovono e i mezzi di trasporto, potendo così applicare le misure di prevenzione previste per legge. E’ vero che le telecamere registrano le targhe dei mezzi che circolano, ma se poi esse vengono inviate a diverse forze di polizia o, peggio, non vengono analizzate per carenza di personale, tutta l’attività di controllo, anche quella oggi più non trascurabile del terrorismo internazionale, viene vanificata».
Se esiste questo allarme sociale significa che si è aperta qualche falla nell’attività di controllo o questa finora svolta non è più adeguata ai tempi. Il M5S ritiene sia più valida questa seconda ipotesi ed invita i responsabili di questo importante servizio che deve garantire sicurezza sociale ai cittadini a rivederne il modulo operativo in funzione delle necessità della comunità maremmana, superando corporativismi che nulla hanno finora prodotto. In tale contesto, il M5S ritiene che il Prefetto, unico responsabile “generale dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia”, non possa esimersi dal convocare il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica cui far partecipare tutti i sindaci della provincia e gli assessori competenti, per stabilire la validità e l’efficacia del modulo operativo di prevenzione in atto. «Se tale modulo è superato – concludono – e non più rispondente ai tempi vanno individuate, coinvolgendo la Comunità, nuove linee operative più adatte a contrastare un fenomeno criminale che turba gravemente la normale convivenza sociale».