FIRENZE – «Lacrime e sangue ma solo per gli altri» così i sindacati Cobas commentano la scelta in Regione Toscana di anticipare l’erogazione dell’indennità di fine mandato per alcuni consiglieri regionali. «L’indennità di fine mandato corrisponde a una mensilità dell’indennità di carica lorda in godimento nel corso del mese in cui si verifica la cessazione della carica per gli anni maturati – proseguono i Cobas, che precisano come, per legge – il soggetto avente diritto può richiedere l’erogazione anticipata di parte dell’indennità di fine mandato nella misura non superiori ore all’ammontare del 70 per cento di quanto maturato al momento della richiesta. L’erogazione è conseguente alle accertate disponibilità di bilancio».
«I dieci assessori hanno una retribuzione mensile lorda di 11.549,62 euro (138.000 ero lordi annui); il presidente Rossi ha una retribuzione di 13.000 euro lordi al mese (156.000 euro lordi annui) – ricordano i Cobas -. L’indennità di carica è il 65% dell’indennità parlamentare e l’indennità di funzione è anch’essa commisurata a una percentuale dell’indennità dei componenti della camera dei deputati (il 25% per il presidente, il 15% per gli assessori). I 55 consiglieri hanno una retribuzione annua fra i 110.000 e i 130.000 euro lordi per un totale di spesa per la regione di 6.790.938,80 euro annui (dati aggiornati al 30 novembre 2014). Ricordiamo che la retribuzione media annua di un lavoratore dipendente in regione e autonomie locali è di 29.626 euro lordi (comprensiva di tutto, tredicesima, produttività etc). Ridurre il numero da 10 a 8 per gli assessori e da 55 a 40 per i consiglieri non basta se non si eliminano gli impresentabili privilegi. Un reddito più simile a quello di chi lavora per loro consentirebbe un consistente risparmio».
Il sindacato si concentra poi sui vitalizi, che a gennaio 2014 costavano alla regione una quota lorda mensile di 381.663,72, e una quota lorda annuale di 4.579.964,64, a cui vanno aggiunti quelli che hanno maturato il diritto durante l’anno. «Le new entry sono: ex consigliere Frosini Gino, consigliere della 6 e 7 legislatura (10 anni di lavoro, è nato il 12 novembre 1954). Ex consigliere Cecchetti Enrico, consigliere della 6 e 7 legislatura (un altro con 10 anni di duro lavoro, 59 anni, nato il 4 novembre 1954, oggi assessore con delega al Bilancio, Finanze nel Comune di Lucca). Assegno vitalizio anticipato ex consigliere regionale Bertolozzi Paolo, consigliere della 4, 5, 6, 7 e 8 legislatura (oggi ha 57 anni appena compiuti). Ripristino assegno vitalizio al Sig. Berlinguer Luigi, consigliere della 2 e 3 legislatura (docente universitario e ministro della pubblica istruzione fra il 1996 e l’aprile 2000). Assegno vitalizio anticipato ex consigliere Mammuccini Maria Grazia, consigliere della 4 e 5 legislatura (nata il 18 maggio 1959). Assegno vitalizio Allocca Salvatore, assessore regionale della 9 legislatura. Ex consigliere Roggiolani Fabio, consigliere della 7 e 8 legislatura (nato 3 marzo 1954). Assegno vitalizio ex consigliere Giorgi Ambra, consigliere per parte della 7 e parte della 8 legislatura. (nata il 2 dicembre 1953)».
«La legge regionale prevede: l’assegno vitalizio mensile spetta ai soggetti, cessati dal mandato, che abbiano compiuti sessanta anni di età ed abbiano corrisposto i contributi per almeno 5 anni; l’assegno vitalizio è cumulabile, senza detrazione alcuna, con ogni altro eventuale trattamento di quiescenza spettante, a qualsiasi titolo, al consigliere cessato dal mandato – ricordano ancora i Cobas -. Mentre si chiedono sacrifici a tutti, mentre per i lavoratori si prospettano pensioni a 70 e più anni (cioè per molti, mai, malgrado paghino ogni mese), mentre gli anni di lavoro richiesti per andare in pensione sono 42 (in crescita in rapporto alla speranza di vita), mentre per i lavoratori le liquidazioni vengono posticipate di due anni dalla fine del rapporto di lavoro, mentre la disoccupazione dilaga proprio per le politiche di austerità messe in atto dai partiti al governo, c’è chi conserva privilegi inaccettabili. Volete sapere come risparmiare? Eliminate subito queste inaccettabili ingiustizie!»