PARIGI – La sirena della protezione civile, i poliziotti in tenuta antisommossa, Montmatre circondata e posti di blocco su tutti i boulevard, e poi un silenzio irreale anche nelle zone più turistiche e una sorta di coprifuoco spontaneo. Così due maremmani che si trovano proprio in questi giorni a Parigi raccontano le ore successive al feroce attentato di matrice islamica che ha dato la morte a 12 tra giornalisti e vignettisti del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Ecco come Andrea De Sensi e Michela Corti, due maremmani che trascorrono spesso le vacanze a Parigi, una sorta di seconda patria per loro, raccontano questa giornata concitata di sangue e terrore (Nella foto sopra siamo al confine tra XVIII e XIX arr, tra Montmartre e S. Denis).
Stamani verso le 11,00 Parigi aveva il solito aspetto, avevo scelto di recarmi a dipingere sulla “Butte” di Montmartre, giornata ideale, pochi turisti, gran freddo, sono giorni post feste, molti negozi chiusi per inventario in attesa dei saldi; alle 11,30 la sirena della protezione civile di Montmartre ha iniziato a suonare, mi trovavo all’interno di una galleria d’arte e il gallerista alla mia domanda, mi diceva di non sapere il motivo del suono, a Montmartre ogni quindici giorni viene effettuata un’esercitazione antincendio, ma oggi non era giornata… solo dopo una mezz’ora, riscendendo verso Pigalle, ricongiuntomi con Michela, ci siamo resi conto che qualcosa era successo, autoambulanze e auto dalla gendarmerie a sirene spiegate… poi abbiamo saputo.
Parigi ha in poche ore cambiato aspetto, ci siamo spinti a piedi, per non utilizzare la metro, verso nord, porta S.Denis, non lontano dal nostro alloggio situato nei pressi del Moulin Rouge: i boulevard di quella zona sono presidiati dalle forze speciali e dalla legione straniera, ogni incrocio è presidiato da polizia e gendarmerie, ma anche dai vigili del fuoco, fermano soprattutto scooter e furgoni, ma la circolazione con il passare dei minuti è praticamente scomparsa.
In un bistrò ci dicono che devono chiudere prima, oggi non è serata… la polizia qui fa paura è in tenuta antisommossa, mitra spianati e volti coperti, non fanno avvicinare a quella che è ormai zona rossa, dove entrano casa per casa, dove la popolazione è quasi totalmente nord africana e araba, la zona de “le banlieues” del nord di Parigi. Sono le 21,30, qui a pochi metri dal Moulin rouge, zona che di solito è invasa dai turisti, che in questo periodo sono numerosi in città, c’è un silenzio irreale, molti locali sono chiusi, i marciapiedi vuoti e non circolano auto; in questi minuti in piazza della Repubblica è in corso una fiaccolata spontanea contro il terrorismo e domani anche noi parteciperemo al silenzio programmato per le 12,00 e ad altre iniziative.