CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La Cgil interviene sulla riorganizzazione del comune di Castiglione della Pescaia, esprimendo preoccupazione per le scelte dell’amministrazione guidata da Giancarlo Farneteni.
«Il Comune di Castiglione – dicono dal sindacato – ha dichiarato di aver fatto una grande operazione di reinternalizzazione dei servizi di manutenzione e lavori pubblici. Ma se gli atti hanno ancora un senso, quella approvata nell’ultima seduta del consiglio Comunale è in realtà un’operazione che accelera l’esternalizzazione dei servizi dal Comune all’Azienda speciale».
«Questo è quanto abbiamo appreso dalla stampa locale, dato che non c’è stato nessun passaggio con il sindacato, com’è oramai prassi, dal momento che le relazioni sindacali in quel Comune sono al minimo storico e funzionano anche a corrente alternata. Probabilmente, in coerenza con il comune sentire di gran parte della politica sul ruolo della rappresentanza sindacale, anche l’Amministrazione castiglionese, chiunque governi, vede il confronto come un inutile esercizio di stile che appartiene a un mondo che non c’è più».
«In assenza di confronto e informazione, è difficile valutare tutti gli aspetti della decisione presa e capire se altre soluzioni avrebbero potuto garantire un maggior risparmio per l’Ente e quindi per la collettività intera. Ma alcuni interrogativi sono legittimi».
«L’affidamento, si dice in delibera, è figlio dei buoni risultati conseguiti dall’Azienda speciale, che certamente il Comune è in grado di dimostrare con una relazione puntuale. Una cosa è certa. A conti fatti l’ulteriore affidamento comporterà una maggiore spesa di 170.000 euro, e viene da chiedersi perché non siano state davvero reinternalizzate e gestite in economia almeno parte di quelle attività, avendo i numeri e le professionalità per farlo».
«Ci chiediamo quale sia il futuro dell’Ente, perché lo svuotamento di funzioni del Comune a vantaggio dell’azienda speciale non potrà che accelerare nel tempo, considerato che lo Statuto di Castiglione 2014 prevede la possibilità di affidare all’azienda praticamente tutte le attività. Anche la creazione di nuovi posti di lavoro che questa operazione porta con sé, in assenza di un quadro d’insieme, è verosimile pensare sia semplicemente conseguenza di uno spread tra il costo del lavoro degli Enti locali e quello dell’Azienda speciale. Per cui dipendenti che fanno lo stesso lavoro saranno pagati in modo diverso».
«Qui, a nostro parere, sta il problema vero. Vorremmo ragionare sulla prospettiva del Comune di Castiglione della Pescaia, e sin da luglio abbiamo chiesto un confronto di merito, dimostrando sempre disponibilità a collaborare e grande senso di responsabilità».
Proprio per questo non è accettabile un comportamento a dir poco ambiguo: coinvolgere il sindacato quando fa comodo su scelte delicate di cui si vuole condividere la responsabilità, interrompendo poi i rapporti per mesi. Questo vale per la contrattazione interna a livello di ente, ma anche su processi importanti di riorganizzazione dei servizi, come quello in questione.