di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Anno nuovo, buone nuove forse anche per la cittadina di Orbetello dove, tra i vari interventi in programma dell’amministrazione comunale ci sarà probabilmente anche un nuova illuminazione per la diga che separa la Laguna di Ponente e di Levante e che congiunge Orbetello a Terrarossa di Monte Argentario.
Una notizia che, in realtà, i cittadini lagunari aspettavano da tempo visto l’attuale status di mancanza di luce artificiale con ben 60 lampioncini su 80 che sono spenti e che, per questo, non permettono una tranquilla e sicura fruizione della pista ciclabile e della passeggiata pedonale. Per questo motivo, dall’assessorato ai lavori pubblici di Mario Chiavetta è partito l’input per impegnare circa 25 mila euro per una manutenzione straordinaria che porterà alla sostituzione di tutti ed ottanta i punti luce che illuminano la percorso della pista ciclabile e della pista pedonale.
Una lunga serie di plafoniere con griglia che, attualmente, sono quasi tutte spente e per le quali l’appalto di manutenzione stipulato nel passato non comprendeva il ripristino del corpo illuminante, bensì unicamente l’intervento di messa in sicurezza del punto luce pericoloso o danneggiato: in pratica circa un lampioncino ogni quattro non si accende e ne è stato conseguentemente disattivato il collegamento elettrico, dopo danneggiamenti che in molti casi sono stati l’opera di vandali notturni. Questa la situazione secondo il responsabile comunale del servizio, uno status più volte segnalato anche dai cittadini orbetellani sui social network con qualcuno che si è anche indignato per il buio continuativo cui la diga è stata sottoposta.
Ma, oltre ai possibili ritardi della burocrazia, dietro al questione del non funzionamento dei punti luce della diga sembrerebbero esserci anche problemi tecnici. In primis il fatto che questo tipo di plafoniere, sempre secondo quanto rilevato dagli uffici comunali, non sarebbe più in produzione rendendo impossibile la sua sostituzione parziale in caso di rottura. Per questo, quindi, sarebbe sorta l’esigenza della sostituzione locale e di una conseguente indagine sul mercato per trovare dei prodotto simili e compatibili con le esigenze dell’impianto della diga che sembra che sono già stati individuati al costo di 250 euro ciascuno.