GROSSETO – «Accogliamo con soddisfazione la notizia che nove Comuni dell’area sud grossetana (Manciano, Capalbio, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano, Sorano e Scansano) abbiano proposto una diversa visione della politica dei rifiuti». La segreteria provinciale di Rifondazione comunista interviene in seguito all’assemblea dell’Ato Toscana Sud.
«Questi Comuni hanno votato contro, insieme ad altri dodici Comuni del Casentino e con altri che si sono astenuti, alla proposta di delibera che prevedeva la definitiva approvazione del corrispettivo da riconoscere a SEI – prosegue la nota -. Con la stessa votazione si approvava anche un accordo integrativo al contratto di affidamento del servizio di raccolta, nel quale si afferma che i costi del 2014 aumenteranno fino al 2017, restando invariato il servizio».
«La gestione attuale già costa a molti Comuni più di quanto costava nel 2013, oltre a non fornire un servizio soddisfacente, e far pagare anche quando il servizio non viene svolto – precisa Rifondazione -. Inoltre non si può accettare che il costo passi da 98 milioni di euro del 2014 a 102 milioni di euro nel 2017, senza variare il tipo di servizio». Secondo Rifondazione sarebbe piuttosto da puntare sulla «raccolta differenziata svolta porta a porta, con la cosiddetta tariffa premiante, che vuol dire che ciascuno paga in base al solo rifiuto indifferenziato che produce, sia la soluzione definitiva ai problemi di inquinamento delle falde a causa delle discariche, di inquinamento dell’aria per la combustione di rifiuti perché tiene in considerazione come bene primario da salvaguardare la salute dell’ambiente e dei cittadini che lo vivono».