GROSSETO – «Per la prima volta abbiamo passato il Natale senza neanche i soldi della cassa integrazione. Cifra in verità modesta, ma per noi importantissima». In questa frase c’è tutto il disagio delle maestranze della ex Mabro in una lettera firmata da 52 dipendenti. «Scriviamo anche per precisare ciò che realmente è accaduto, perché troppa confusione la fanno alcuni sindacalisti che non hanno ancora compreso che dobbiamo percepire la cassa integrazione di novembre, non di quella di dicembre. La verità è che abbiamo avuto a che fare con un mostro che non conosce solidarietà e sentimenti: la burocrazia dell’Inps. La procedura prevede che l’Inps effettui alle banche l’accredito della cassa integrazione il 20 del mese e se questo cade di sabato l’operazione debba iniziare il lunedì successivo. Poiché le banche ricevono conferma dell’operazione dopo uno o due giorni, il risultato è stato che il 23 dicembre i bonifici non erano ancora giunti e quindi le somme spettanti a noi cassaintegrati non sono state accreditate – precisano -. Le banche riapriranno lunedì 29, calendario alla mano per il calcolo delle giornate festive, abbiamo la concreta possibilità di riscuotere la Cassa Integrazione di novembre, solo dopo l’Epifania. Anticipare di uno o due giorni l’inizio della procedura avrebbe consentito a noi e, crediamo, a tutti i lavoratori della provincia in Cassa integrazione, di passare il Natale con qualche euro in tasca. La burocrazia però, non conosce sentimenti».
«In tutta onestà dobbiamo comunque dire che in questa nostra maledetta vicenda, che pare non aver fine, nella continua attesa di un bando che inspiegabilmente non viene pubblicato, nonostante le continue, ripetute ed inutili promesse del commissario, abbiamo trovato tanta solidarietà, vicinanza e attenzione da parte di tutta la comunità maremmana – aggiungono i dipendenti. Tra i tanti casi ricordiamo con piacere la disponibilità del consiglio comunale e l’interessamento del sindaco di Grosseto per sboccare la cassa integrazione di due anni addietro. Ricordiamo anche la concreta solidarietà di dipendenti e funzionari della Banca di Maremma che, sempre nel 2012, fornirono le loro garanzie personali per farci trascorrere il Natale con qualche euro in tasca. Non potremo poi mai dimenticare l’affetto e il sostegno dimostrato da tante, tante persone durante l’occupazione».
«A tutti quindi inviamo i nostri sinceri auguri per un nuovo anno migliore di quello che stiamo lasciando e poiché la burocrazia altro non è che il parto di uomini e donne che operano, nell’Inps o altrove, in un modo anziché in un altro, anche a loro auguriamo buon anno – concludono -. Con l’auspicio di non trovarsi mai, loro e i loro familiari, nelle nostre condizioni e se, malauguratamente, ciò dovesse avvenire possano trovare l’attenzione, la solidarietà e la vicinanza che molte, tante volte noi abbiamo trovato».