GROSSETO – Il tempo scorre decisamente in fretta. Erano i primi giorni del novembre 2009 quando, nella sede della Confesercenti, Claudio Chiti, all’epoca presidente provinciale di Ascom Confcommercio, e il direttore della CNA Renzo Alessandri furono chiamati a ricoprire, rispettivamente, la carica di presidente e direttore di una “associazione” che al tempo si chiamava Impresa Insieme ma che sarebbe diventata, pochi mesi dopo, Rete Imprese Grosseto.
Oggi, siamo giunti alla fine del “primo giro” e all’apertura del secondo (dopo Chiti e Alessandri, infatti, si sono succeduti alla guida di Rete Imprese Lucheroni e Ciani, Fusini e Regina e, per finire, Michela Hublitz e Gloria Faragli).
Con la fine dell’anno si ricomincia. Il Consiglio direttivo di Rete Imprese riunito presso la sede della CNA il 18 dicembre scorso ha infatti chiamato Carla Palmieri (presidente Ascom) e Renzo Alessandri (direttore CNA) ad assumere, rispettivamente, il ruolo di presidente e direttore di turno.
Il rinnovo delle cariche e l’avvio della seconda “turnazione” sono avvenute, peraltro, in un contesto economico e sociale profondamente diverso da quello di cinque anni fa.
Nel 2009, infatti, eravamo solo agli albori di una crisi che ha avuto effetti devastanti. Una crisi a cui molti non credevano più di tanto – si coltivava l’illusione di un effetto di tipo prevalentemente finanziario – e la maggior parte dei commentatori scommetteva sulla possibilità che non valicasse l’oceano.
Purtroppo non è stato così, la crisi è arrivata in Europa e soprattutto in Italia. E’ il nostra paese, infatti, quello che ha subito e ancora subisce i maggiori effetti.
In tale contesto il ruolo di un soggetto nato localmente come Impresa Insieme e poi evoluto nel network nazionale di Rete Imprese è di estrema importanza.
La scelta che ha visto quattro Associazioni unirsi (addirittura prima della crisi) a difesa delle aziende rappresentate assume, oggi, una valenza ancora maggiore. Nella situazione attuale, infatti, nessuno potrebbe bastare a se stesso.
Sulla base di questa convinzione, i vertici associativi locali, hanno accompagnato il rinnovo degli assetti all‘indicazione di alcuni ambiti prioritari di intervento: quello relativo alle rigidità ed ai costi di accesso al credito – riattivando uno specifico osservatorio –, quello del prelievo fiscale – con particolare riferimento ai tributi locali – e quello dell’abusivismo. Rete Imprese Grosseto affronterà, inoltre, i temi dell’ecologia, della viabilità e dello sviluppo dei nuovi mercati.