GROSSETO – “Garofani al potere” è il titolo dell’ultimo romanzo giallo di Cristina Gimignani, il secondo di una trilogia ambientata nei partiti politici italiani. Seguendo i ritmi del noir anni’80, il testo segue una trama ora paradossale ora romantica, ma profondamente calata nella realtà politico sociale degli ultimi 20 anni della storia d’Italia.
«Ho deciso di scrivere romanzi gialli ambientati nei partiti politici italiani per trovare un nuovo modo di comunicare la storia di un popolo, il nostro, che ha bisogno di ritrovare se stesso, riallacciare i fili con il suo passato più recente – afferma l’autrice -. Il sensazionalismo giudiziario non è storia, è solo un incidente di percorso».
«Il mio lavoro, che si basa su ricostruzioni fantasiose di vicende altrettanto immaginarie, ha sullo sfondo la storia di fatti politici realmente accaduti. Bettino Craxi mi ha sempre affascinato, incuriosito, e ho sempre trovato molte attinenze tra la sorte dei socialisti e la fine di Alleanza Nazionale avvenuta molti anni dopo – prosegue Gimignani -. Ritengo questo il libro più bello che abbia mai scritto: mi è schizzato dalle dita dopo aver sognato la storia che ho raccontato. Una notte ho sognato un amico di Craxi, naturalmente mai esistito, che mi ha detto: ‘parla di me’».
Questo è il secondo libro dell’autrice, e fa parte di una trilogia di cui il precedente romanzo s’intitola “Sangue, cuore e fiamma”,vincitore del Fiorino d’Argento premio Firenze per la narrativa.