GROSSETO – «Un mercato sfaldato, disgregato, dispersivo». Così l’Anva, l’associazione che riunisce i commercianti ambulanti e che fa riferimento alla Confesercenti, definisce il consueto appuntamento con il mercato settimanale del giovedì a Grosseto.
Il mercato è infatti stato anticipato di un giorno perché come prevede il regolamento comunale, spiega Simone Zippilli, «nei casi in cui cada in determinate giornate festive (tra cui il Natale e il Capodanno), il mercato deve essere anticipato al primo giorno feriale antecedente, in questo caso mercoledì 24 dicembre».
«Purtroppo – aggiunge Zippilli – capita sovente in casi come questo che i commercianti su aree pubbliche che nel giorno settimanale di mercoledì hanno in concessione posteggi in mercati che si svolgono in altre località, scelgano di frequentare quelli e quindi risultino assenti, come è loro facoltà, dal proprio posteggio. Le numerose assenze che a ciò conseguono rischiano di generare un mercato sfaldato come quello a cui abbiamo assistito oggi e come, probabilmente, assisteremo anche il 31 dicembre prossimo».
«Consci di tale rischio avevamo chiesto per tempo alla Amministrazione Comunale, offrendo la nostra fattiva collaborazione, di organizzare un accorpamento dei banchi di vendita presenti, in modo tale da rendere il mercato più omogeneo e più funzionale, liberando al contempo strade e parcheggi».
«Purtroppo, ci è stato risposto che ciò non era possibile a causa di problematiche legate alla gestione amministrativa. Pur comprendendo le difficoltà che possono sorgere nella gestione di tali eventi, riteniamo che l’Amministrazione in casi come questo debba fare uno sforzo maggiore: noi come sempre offriremo il nostro contributo di esperienza e la nostra collaborazione, ma chiediamo che per il futuro si faccia il possibile per evitare il verificarsi di certe situazioni».
Alla posizione di Anva e alle parole di Zippilli ha risposto per il comune di Grosseto l’assessore al commercio Emanuel Cerciello. «Dispiacciono le critiche ingenerose dell’Anva rispetto al tradizionale mercato del giovedì, quest’anno anticipato al 24 e al 31 per la coincidenza con le festività. E’ chiaro che non è possibile prevedere un accorpamento preventivo in base alle assenze perché si deve rispettare la potenziale offerta di spazi ai cosiddetti “spuntisti”. La proposta di farsi inviare una sorta di lettera preventiva di conferma o di rinuncia al proprio spazio in occasione dei periodi festivi risulta inoltre di complicata attuazione, in quanto con un tale preavviso sono gli stessi commercianti a non essere in grado di avere certezze. Non sarebbe possibile infatti ottenere una lettera vincolante con il rischio, quindi, di ritrovarci con spiacevoli sovrapposizioni tra operatori che cambiano idea, “spuntisti” e altri titolari accorpati. Accusare poi l’Amministrazione di scarsa collaborazione è invece, quanto meno, ingiusto; anche solo considerando il dialogo portato avanti sul “Regolamento per il commercio sulle aree pubbliche” che ha accolto gran parte delle richieste delle stesse associazioni di categoria. Non sempre esistono le soluzioni semplici ai vari obblighi che deve rispettare un ente pubblico».