GROSSETO – «Apprendiamo con soddisfazione dalla stampa che la maggioranza in consiglio comunale di Grosseto ha cambiato idea rispetto alla vendita a privati delle Farmacie Comunali Riunite. Ci sarebbe piaciuto saperlo in consiglio comunale, in quel consiglio comunale che, a larga maggioranza, aveva votato a favore delle vendita in ben due occasioni: nel marzo 2013 con l’atto di indirizzo e nell’agosto con l’approvazione della gara d’asta. Ma non ha importanza: l’opposizione, in questa città, si è dovuta abituare ad apprendere dagli organi di stampa i fatti più rilevanti che riguardano l’amministrazione della cosa pubblica». Così Cristina Citerni, capogruppo di Sel in consiglio comunale, commenta il dietro front dell’amministrazione comunale sulla cessione delle farmacie comunali.
«Siamo comunque soddisfatti, perché la battaglia che abbiamo condotto, con tutti i mezzi leciti, contro quella che era una scelta sbagliata e non condivisa dai cittadini ha dato i suoi frutti. Le Farmacie Comunali Riunite non sono mai state in perdita, non hanno mai costituito un peso per le finanze pubbliche, hanno fornito, e continuano a fornire, un servizio irrinunciabile per la collettività – aggiunge Citerni -. Siamo davvero felici che il sindaco e la sua giunta se ne siano accorti: meglio tardi che mai. Ci stupisce, però, che non si faccia menzione della richiesta di referendum, la prima nella storia di Grosseto, dei ricorsi al Tar e al Tribunale ordinario, delle migliaia di firme raccolte e consegnante al sindaco con le quali i cittadini si opponevano alla vendita. Né si fa menzione delle dichiarazioni del sindaco e del vicesindaco, che, qualche mese fa, attribuivano la responsabilità dell’asta andata deserta proprio alla nostra campagna di opposizione e di sensibilizzazione».
«Ebbene, adesso che l’amministrazione riconosce di aver assunto una decisione contraria all’interesse della collettività e torna sui suoi passi – conclude Citerni -, Sinistra Ecologia e Libertà rivendica con forza la sua posizione di fermezza, assunta in difesa del mantenimento e del potenziamento dei servizi pubblici, e si augura che nel futuro le decisioni vengano prese con maggior riguardo verso la volontà dei cittadini».