di Barbara Farnetani
GROSSETO – Il progetto dovrebbe avere il duplice scopo di ridare respiro al mercato dell’edilizia in crisi da tempo e al contempo dare risposta a tutte quelle famiglie in difficoltà che da tempo sono in lista in attesa di una casa. Proprio per questo motivo, la Regione Toscana ha deciso di investire risorse non per costruire nuova edilizia sociale, ma per acquisire parte di quel patrimonio invenduto che si trova in ogni provincia e molto spesso pesa sulle spalle dei costruttori che non riescono a disfarsene.
All’Epg grossetana, come agli analoghi istituti toscani, è stato dato dunque il compito di emettere un bando conoscitivo, rivolto ai costruttori edili, perché si facciano avanti. Quello che offre la regione è un prezzo di 1.700 euro a metro quadro, che fino a qualche anno fa era impensabile, ma che in tempi di vacche magre potrebbe anche essere appetibile per alcuni costruttori che si trovano a pagare la tasse per interi complessi che da anni non riescono a vendere.
Le caratteristiche di tali complessi immobiliari sono però piuttosto stringenti, e non tutte le situazioni ci rientrano: gli appartamenti dovranno infatti essere parte di un fabbricato gestibile autonomamente, senza spese condominiali in comune. No dunque a singoli appartamenti all’interno di palazzi. Gli immobili di nuova costruzione o recentemente ristrutturati devono essere ultimati o in corso di ultimazione (con agibilità garantita dopo sei mesi dall’inizio delle procedure di selezione). Gli immobili non dovranno essere gravati da ipoteche, mutui e vincoli.
«La Regione Toscana – afferma Sergio Stefanelli presidente Epg provinciale – è consapevole del fatto che il disagio abitativo sta aumentando anche a causa della crisi. E vedendo tante cooperative che hanno costruito e non riescono a vendere ha pensato di acquistare aumentando un po’ quanto è disposta a pagare a metro quadro (noi di solito costruiamo a mille metri a metro quadro). Bisogna vedere, alla fine del censimento, quante risorse la Regione avrà da investire. Di queste, il 5-6% arriverà a Grosseto».
C’è tempo sino al 22 di gennaio per fare le proprie proposte poi tutto dovrà essere inviato in regione «Le aspettative da parte dei costruttori sono enormi – continuano dall’Edilizia provinciale grossetana che ricorda come fu proprio l’Epg maremmana, per prima, a proporre una cosa simile nel comune di Roccastrada». In Toscana ci sono 7.200 case invendute a fronte di 26 mila famiglie che hanno fatto domanda di alloggio. «Questo – gli fa eco il direttore Luciano Ranocchiai – sarebbe un modo per dare risposte sia ai costruttori che alle famiglie: in provincia sono 1.500 quelle in lista di attesa, concentrate perlopiù nel capoluogo (900), e in genere nei centri più grandi, e sulla costa. In comuni come Castiglione della Pescaia». Inoltre l’operazione accorcerebbe molto i tempi, visto che per costruire un nuovo complesso di edilizia sociale l’Epg impiega una media di cinque anni.