GROSSETO – Interessi di mora bloccati. È il provvedimento adottato da Acquedotto del Fiora in seguito alla ricezione in ritardo da parte di alcuni utenti delle ultime bollette regolarmente emesse. Infatti, in seguito alla segnalazione di alcuni utenti per i quali la bolletta idrica risultava già scaduta al suo arrivo, l’azienda non applicherà gli interessi di mora per le bollette pagate anche fino a dieci giorni dalla loro naturale scadenza. Acquedotto del Fiora coglie l’occasione per ricordare che nell’ultima fatturazione emessa potrebbero essere presenti le voci relative al deposito cauzionale, alle partite pregresse e alla restituzione dei canoni di depurazione non dovuti.
Il deposito cauzionale è uno strumento per contrastare il fenomeno della morosità a livello nazionale che nell’ambito in cui opera Acquedotto del Fiora, raggiunge gli 8 milioni di euro. È stabilito dall’AEEGSI in proporzione ai consumi di ogni utenza (fino ad un massimo di 3 mensilità), resta di proprietà dell’utente e sarà restituito alla cessazione del rapporto di fornitura. Acquedotto del Fiora lo ha fissato a due mensilità e gli addebiti sono rateizzati in due anni alle utenze ad alto consumo. Non viene applicato agli utenti che hanno la domiciliazione bancaria o postale (oltre 80mila) e a quelli con tariffa agevolata. Il deposito cauzionale sarà restituito dal gestore nel momento in cui l’utente scelga di attivare il pagamento tramite domiciliazione bancaria o postale.
Le partite pregresse. Innanzi tutto cosa sono: la concessione di affidamento della gestione del sistema idrico integrato prevede che il gestore debba erogare un servizio di qualità, descritto nella carta dei servizi, e debba realizzare, durante la durata della concessione, un determinata quantità di investimenti. Per mettere il gestore nella condizione di realizzare il piano degli investimenti concordato e di coprire i costi rendicontabili, all’inizio di ogni anno l’Autorità definisce i ricavi corrispondenti sulla base della tariffa e della stima dei volumi di acqua da erogare nell’anno. Poi, alla fine dell’anno, possono succedere tre cose: i ricavi del gestore sono stati esattamente quelli previsti, quindi non serve nessuna correzione; oppure i ricavi sono stati superiori a quelli previsti, perché i consumi di acqua sono aumentati – e quindi occorre che il gestore restituisca a ogni utente la differenza tra quanto incassato e quanto previsto; oppure i ricavi sono stati minori, perché i consumi di acqua sono diminuiti e quindi il gestore deve richiedere agli utenti la differenza.
Dal 2008 in poi, non sono stati fatti aggiustamenti tra i valori di ricavo effettivi e quelli previsti e, purtroppo, in tale periodo i consumi si sono ridotti. Così quanto incassato da Acquedotto del Fiora è stato minore di quello previsto mentre i costi e gli investimenti del gestore sono stati coerenti con quanto pianificato. Per questo l’Autorità Idrica Toscana, secondo quanto stabilito dall’ l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, ha previsto un rimborso, per un importo medio di circa 16 euro a utente, che sarà richiesto in più rate a partire dalle bollette emesse nel mese di ottobre. Nel dettaglio, gli utenti di Acquedotto del Fiora che usufruiscono del servizio dal 2012 e ancora attivi al 30 giugno 2014, hanno in bolletta una o più voci di costo relative a tale conguaglio. L’importo è pari a 0,02 euro al metro cubo per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Gli importi sono applicati ai consumi dell’anno 2012 e saranno richiesti in 6 rate per le utenze con fatturazione mensile (quindi con una media di 2,66 euro a bolletta per ogni utente), in due per quelle con fatturazione trimestrale e semestrale.
La restituzione dei canoni di depurazione non dovuti ottempera a quanto previsto dalla sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale che ha stabilito l’incostituzionalità del pagamento della tariffa relativa al servizio di depurazione, nel caso in cui gli utenti non ne usufruiscano, l’introduzione di una nuova tariffa destinata a coprire i soli costi di investimento relativi alle attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione degli impianti di depurazione e l’obbligo per i gestori di rimborsare la quota di tariffa non dovuta per la depurazione, al netto degli oneri deducibili e comprensiva degli interessi maturati. Acquedotto del Fiora sta portando avanti la procedura di rimborso: la restituzione, avviata a partire dal primo gennaio 2011, avviene in forma rateizzata e tramite compensazione ed è in fase di completamento.
Per ulteriori richieste di informazioni e chiarimenti è possibile contattare il numero verde di Acquedotto del Fiora, 800 – 887755, oppure il numero 199 -114407 per chi chiama da telefono cellulare. Gli operatori del servizio commerciale rispondono dal lunedì al venerdì festivi esclusi dalle 8 alle 18. Il servizio dedicato al pronto intervento è in funzione 24 ore su 24.