GROSSETO – La notizia che la biblioteca Chelliana potrebbe tornare nella vecchia sede di palazzo Mensini in via Mazzini sta continuando a trovare riscontri positivi in città. «L’Associazione Amici del Centro Storico di Grosseto, che ha sempre auspicato il rientro della Biblioteca nei locali storici di via Mazzini, non può che esprimere il suo plauso alla decisione dell’Amministrazione comunale – afferma il consiglio direttivo dell’associazione -. Ci siamo battuti per questo scopo per anni, attraverso la raccolta di oltre 2000 firme di cittadini e con una dialettica sempre costruttiva nei confronti del Comune».
«Il nostro compito però non finisce qui, siamo solo all’inizio di un nuovo cammino – prosegue la nota -. Continueremo nella nostra battaglia di stimolo e di critica affinché questo annuncio si trasformi dalle parole in fatti. Troppo tempo infatti e troppo denaro pubblico sono stati persi in questo lungo lasso di tempo. Troppe decisioni ondivaghe, troppi sbagli, troppi denari sprecati in un progetto valido a cui poi è stato impedito di prendere il volo».
1Alla luce di questo chiediamo all’Amministrazione comunale, a nome di tutti i cittadini grossetani, di chiarire quanto prima i dettagli di questa operazione di rientro – precisa l’associazione -. Chiediamo al sindaco Bonifazi di puntualizzare quanto prima in un progetto organico e completo, tutti i dettagli della sua dichiarazione, nella speranza che questa sia l’ultima parola spesa sulla Chelliana. Chiediamo i tempi precisi di realizzazione dei lavori, la copertura finanziaria necessaria e quella disponibile al momento, la procedura dei contratti d’appalto per la scelta della Ditta appaltatrice, il contratto di appalto e quale sarà il progetto finale visto che il progetto iniziale di metri quadrati ne prevedeva quasi il doppio».
«Speriamo infatti che questa sia solo la fase iniziale di un progetto più articolato che porti al recupero totale della superficie disponibile nel palazzo Mensini (1500 mq circa) come prevedeva il progetto iniziale, alla luce anche delle risorse che si potrebbero rendere disponibili dal rientro nei locali del primo piano di via Mazzini e dalla conseguente cessazione degli onesrosi contratti di affitto per i poco idonei locali di via Bulgaria – continua -. Siamo anche convinti che tutto ciò sia realmente fattibile a patto che ci sia un reale interesse da parte dell’Amministrazione comunale nel rendere ai cittadini la Biblioteca Chelliana nei suoi locali originari. Noi come al solito, faremo la nostra parte, stimolando e controllando l’operato del Comune, ma con altrettanta energia ci adopereremo affinché questo annuncio diventi realtà nei tempi e nei modi previsti».