GROSSETO – Legambiente e Fiab-Grossetociclabile esprimono il proprio parere favorevole sul progetto di realizzazione del percorso ciclopedonale sulle Mura medicee di Grosseto, da parte dell’amministrazione comunale, sottolineando però alcuni punti fermi che devono essere seguiti nella realizzazione della pista. Aspetti come il tipo di materiale da usare, il contesto in cui sarà inserita l’opera e l’illuminazione devono avere la priorità prima dell’avvio dei lavori.
«Il percorso ciclopedonale sulle mura – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – è sicuramente positivo. Bisogna però rendere i lavori meno impattanti possibile non utilizzando l’asfalto per il manto della pista ma inerti concretizzati o altre metodologie non inquinanti che rispettino non solo l’ambiente ma anche dal punto di vista estetico il valore storico e paesaggistico delle mura. Chiediamo quindi al comune di Grosseto, oltre all’attenzione particolare in campo ambientale e paesaggistico nella realizzazione dell’opera, di prevedere la pista ciclabile all’interno di un disegno che comprenda la programmazione di un disegno più ampio espandendo, allo stesso tempo, i percorsi ciclabili e favorendo così in maniera totale una vera mobilità sostenibile che vada di pari passo con le esigenze dei cittadini. In tal senso diviene fortemente auspicabile la chiusura del centro storico alle auto con un’area ampia che comprenda il secondo anello delle mura».
«Affinché il percorso ciclopedonale sia funzionale e rappresenti un valore aggiunto per la cittadinanza – sottolinea Angelo Fedi, presidente Fiab-Grossetociclabile – deve essere inserito in un progetto più ampio di ciclabilità che interessi tutto il centro e che preveda, per esempio, l’aumento degli stalli di sosta sicura per le biciclette, con l’installazione di rastrelliere oggi carenti in tutta l’area. Fondamentale anche inserirla in un progetto di valorizzazione del centro urbano, che preveda tra l’altro una migliore illuminazione».