GROSSETO – «Invitiamo il Presidente della Provincia di Grosseto, Emilio Bonifazi, e il suo partito, il Pd, a mettersi d’accordo con il Sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, e il suo partito, il Pd, in merito al futuro del progetto della Tirrenica». Il coordinatore provinciale di SEL e membro della segreteria regionale del partito Marco Sabatini commenta così, ironicamente, l’esito del consiglio comunale di Grosseto di ieri, che ha visto il ritiro, a seguito della presentazione da parte del Pd di un emendamento che ne stravolgeva completamente la natura, di un ordine del giorno contro la realizzazione dell’Autostrada Tirrenica proposto dal M5S e sostenuto dalla capogruppo di Sel Cristina Citerni. Tale ordine del giorno era lo stesso, identico, approvato all’unanimità dal comune di Capalbio (sindaco e maggioranza Pd) poche settimane fa.
«Abbiamo apprezzato il cambio di rotta di Bonifazi sulla questione Tirrenica in seguito ai nostri appelli – dice Sabatini – e abbiamo salutato con soddisfazione la sua recente presa di posizione da Presidente della Provincia, che ha confermato la volontà di partecipare al ricorso in appello contro quest’opera inutile e dannosa. Ci saremmo quindi attesi una reazione ben diversa di fronte all’occasione offerta dal Consiglio comunale per ribadire la contrarietà all’opera da parte del Comune di Grosseto. Così, purtroppo, non è stato, nonostante sia ormai chiaro a tutti che il tempo per i calcoli politicisti è finito».
«Invitiamo il Pd a verificare al proprio interno quale sia la posizione prevalente, nel rispetto dei cittadini e delle popolazioni della Maremma. Invitiamo Bonifazi a lasciar perdere tatticismi, doppiopesismi e approssimazioni e di lavorare subito, nella sua duplice veste, per quello che deve essere l’obiettivo prioritario, ovvero la messa in sicurezza dell’Aurelia. Si cominci a chiedere al Governo di ritirare la concessione a Sat e a farle pagare i danni per aver perso tutti questi anni e intanto si pretenda da Anas la stesa dell’asfalto drenante, viste le piogge sempre più intense e sempre più frequenti che colpiscono la Maremma. Sicurezza e sviluppo – conclude Sabatini – vengono prima dei calcoli interni ad un partito».