GROSSETO – All’interno della campagna nazionale Comuni ricicloni di Legambiente, la stessa associazione del Cigno lancia da quest’anno in Maremma il “Bidoncino d’oro”: un’indagine che premia i 3 comuni più virtuosi in termini di raccolta differenziata porta a porta (in base alle percentuali della Rd dell’anno precedente), mettendo in luce anche i comuni meno virtuosi della provincia di Grosseto che stanno invece sotto il 15% di raccolta differenziata, già soglia minima individuata nel 1997 dal decreto Ronchi per ogni ambito territoriale. I comuni premiati riceveranno da Legambiente un attestato, e l’iniziativa sarà ripetuta ogni anno diventando un appuntamento fisso per la Maremma. Guardando le classifiche del 2013 il primo posto se lo aggiudica il comune di Magliano in Toscana, primo tra tutti i comuni della provincia di Grosseto, passato dal 68,10% di raccolta differenziata fatta nel 2012 al 74,78% del 2013. Un esempio di grande pregio per tutto il territorio che dimostra come si possa fare correttamente la raccolta differenziata porta a porta riducendo al minimo i costi.
Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, salgono anche Castell’Azzara (51,15%) e Follonica (44,21%). Il comune amiatino, in particolare, oltre a essere passato dal 43,18% di raccolta differenziata del 2012 al 51,15% del 2013 è stato anche protagonista di un progetto sulla raccolta dell’olio alimentare esausto. Tra i comuni della provincia di Grosseto meno virtuosi in materia di raccolta differenziata ci sono invece Roccalbegna (8,16%), Capalbio (9,11%), Orbetello (9,61%) e Campagnatico (11,86%), tutti sotto la percentuale minima del 15%.
«Gli ottimi esempi di Magliano, Castell’Azzara e Follonica – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – dimostrano che la raccolta differenziata porta a porta non è soltanto possibile, ma è l’unica via da percorrere per un futuro sostenibile. Ribadiamo che va però estesa da subito a tutti i comuni della provincia di Grosseto, incentivando i controlli e soprattutto le sanzioni, in modo da alzare con forza la bassa percentuale della nostra provincia e di conseguenza quella della Regione Toscana che è del 45%. Vogliamo che il premio del bidoncino d’oro diventi un appuntamento fisso per mettere in luce, ogni anno, i comuni più o i meno virtuosi della provincia. Tutto questo non solo per valorizzare i comuni virtuosi ma per chiedere a tutte le amministrazioni comunali di puntare forte, e da subito, sui metodi di raccolta differenziata spinta».
Nel 2013 l’Ato Toscana sud (del quale fanno parte oltre alla provincia di Grosseto anche quelle di Arezzo, Siena e Livorno) è stato il peggiore dei tre (Ato Toscana centro, Ato Toscana sud, Ato Toscana costa) solo il 38,29% di raccolta differenziata, rimanendo quindi abbondantemente sotto il 65%: obiettivo stabilito dalla norma nazionale.