GROSSETO – L’assemblea nazionale del Partito Democratico fissa il punto sull’attuale momento del Paese. A Roma il confronto ha coinvolto parole come futuro, cambiamento e trasparenza, messi in relazione agli inevitabili passi che il primo partito in Italia sarà chiamato a fare nei prossimi mesi. Tra i presenti, anche la grossetana Valentina Culicchi, in qualità di delegata del partito: «A Roma si è parlato di buona politica, fatta di persone perbene che nel Pd vedono un mezzo e non un fine. La politica non si fa per trarre da una simile attività la propria soddisfazione personale, ma per mettere insieme i pezzi di quel puzzle e dare il proprio contributo in termini di competenze, idee, responsabilità e trasparenza». Notevole l’entusiasmo raccolto dalla delegata grossetana che però, dal nazionale, proietta lo sguardo in ambito locale e aggiunge: «Il nostro territorio si avvia al percorso verso le elezioni regionali, con l’obiettivo primario di fare qualcosa di buono per la nostra zona, di frequente messa ai margini rispetto alle scelte importanti. In secondo luogo le regionali saranno l’occasione per misurare lo stato di salute del Pd locale. Affievolendosi fisiologicamente l’effetto Renzi, sarà necessario indirizzare l’attenzione degli elettori su idee e progetti condivisi, merito e competenze».
Parole che arrivano direttamente dal confronto di Roma, in una assemblea nazionale molto partecipata, e che serviranno anche per la prossima assemblea territoriale: «Potrà essere l’occasione per riorganizzare un partito timido e sfilacciato, dove troppo spesso si sprecano energie per beghe interne che fuori nessuno comprende e che a nessuno interessano – spiega Valentina Culicchi -. In quell’occasione ci dovremo interrogare del perché andiamo a chiedere il voto per il Pd. Il motivo non può essere unicamente quello di un segretario nazionale dall’innegabile carisma, risoluto nel portare avanti le riforme che servono al paese. Il voto si chiede quando è possibile offrire prospettive di crescita, di sviluppo, di cambiamento, in tutta onestà e trasparenza – conclude -. Solo così potremo allontanare lo spauracchio di chi pensa che quanto accaduto a Roma sia avvenuto e avvenga anche a Grosseto, che i politici sono tutti uguali, che pensano solo alle poltrone e alla propria personale carriera».