GROSSETO – “Le affermazioni dei sindacati Nursing up e Usb costituiscono un tentativo maldestro di semplificare una realtà più complessa, per propri fini strumentali, e non corrispondono a verità”.
Così la Direzione aziendale della Asl 9 risponde alla polemica sollevata dai sindacati Nursing up e Usb, sull’organizzazione sanitaria locale, con particolare riferimento all’assistenza ospedaliera e territoriale.
“Negli ultimi quattro anni – spiega una nota della Direzione aziendale – il numero dei cittadini grossetani che sono andati a ricoverarsi fuori provincia si è ridotto di circa il 18 per cento. Questo è avvenuto grazie al lavoro di tutti gli operatori sanitari, che in questi anni hanno dato, a vario titolo, il proprio determinante contributo alle sorti dell’Azienda.
In secondo luogo, l’organizzazione dell’ospedale per intensità di cura, pur suscettibile di ulteriori miglioramenti come tutti i modelli innovativi, non ha determinato peggioramenti negli indicatori dell’attività ospedaliera. Anzi, negli ultimi anni, sia gli esiti clinici certificati dall’Agenas (Agenzia del Governo e delle Regioni) sia gli indicatori di appropriatezza delle cure, elaborati dal MeS (della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa) per conto di 11 Regioni, sono considerati tra i migliori d’Italia.
Per quanto riguarda i posti letto, sono quelli che la letteratura internazionale considera appropriati e tali da garantire la sicurezza necessaria, in un contesto come quello grossetano; peraltro, in questo indicatore, la Asl 9 è seconda a livello nazionale, dopo l’Asl di Vicenza.
Riguardo all’area medica, infine, non è corretto parlare di un ritorno all’indietro; si tratta, infatti, semplicemente di una modalità per organizzare ed utilizzare ancora meglio le aree di degenza per intensità di cura, agevolando la logistica agli operatori.
Pur comprendendo le motivazioni (probabilmente elettorali) di tali strumentalizzazioni, non le condividiamo – conclude la Direzione aziendale – anche perché hanno solo l’effetto di generare inquietudine e disorientamento nei cittadini e in tutti quei dipendenti che, invece, devono essere fieri di quanto hanno fatto in questi anni e stanno tuttora facendo”.