CAMPAGNATICO – «Abbiamo consegnato all’amministrazione provinciale e per conoscenza alle amministrazioni comunali di Campagnatico e di Civitella Paganico le osservazioni sull’impianto di recupero letame e frazione umida dei rifiuti per la produzione di compost ed energia presente nel comune Campagnatico. Tale azione nasce dalla nostra volontà di tutelare un territorio e un ambiente di grande valore che non deve essere messo a repentaglio da iniziative non attentamente pianificate». Così il circolo Sel di Campagnatico interviene sulla vicenda, aggiungendo: «Come noto Sel ha una posizione molto favorevole all’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia. In questo contesto anche le biomasse possono essere un materiale interessante a questo obiettivo. Per questo motivo siamo stati favorevoli all’autorizzazione rilasciata dalla Provincia pochi anni fa proprio in località Ontaneta a Campagnatico per la realizzazione di un impianto che fosse alimentato esclusivamente con il letame dell’adiacente allevamento di bovini. La consideravamo, e continuiamo a considerarla, un’iniziativa virtuosa, nel segno della filiera cortissima e dell’utilizzo di materiale che altrimenti andrebbe smaltito in altro modo».
«Quello che invece viene proposto oggi è uno stravolgimento di quell’idea in quanto, secondo la società proponente, l’impianto deve essere approvvigionato anche da rifiuti organici, tra l’altro provenienti da fuori provincia. Relativamente quindi a tale progetto definito appunto “impianto di recupero del letame e frazione umida dei rifiuti posto in località Ontaneta” nel Comune di Campagnatico, abbiamo formulato alcune osservazioni – proseguono da Sel -. Per quanto riguarda la destinazione urbanistica si denota un evidente contrasto in quanto impianto già autorizzato, trattando solo il letame della vicina azienda agricola, è di fatto un’attività connessa all’agricoltura, mentre il nuovo progetto trattando anche la componente organica dei rifiuti si pone come impianto industriale con la conseguente necessità di una previsione urbanistica specifica».
«Da considerare inoltre il vincolo idrogeologico che insiste in quella zona e il vincolo paesaggistico, dove è previsto il nuovo impianto, caratterizzato da un elevato grado di naturalità. Inoltre insiste il Sito (SIC) (Sito di Interesse Comunitario) e il nuovo impianto, se venisse autorizzato, comprometterebbe un danno di elevato valore paesaggistico e naturalistico – concludono da Sel -. Ci auguriamo che questi nostri elementi siano attentamente valutati dagli enti preposti, a partire dalla Provincia e dal Comune di Campagnatico».