ORBETELLO – «Utilizzare una tassa comunale per far quadrare il bilancio dello Stato è un’operazione scorretta. Lo è ancora di più se si chiedono risorse a quelle imprese agricole che hanno sofferto i danni di un’alluvione». Non usa mezzi termini il sindaco di Orbetello Monica Paffetti, nel commentare l’introduzione della cosiddetta Imu agricola. Lo fa nel corso di un incontro pubblico tra amministrazione comunale e agricoltori del territorio che si è svolto nei giorni scorsi nel corso del quale sono stati illustrati i termini del rinvio del pagamento. «Ma la sospensione di questa tassa ingiusta – continua Monica Paffetti – non è certo sufficiente per alleggerire la condizione di un’economia agricola come la nostra che ancora soffre pesantemente i danni subiti dall’alluvione del 2012».
Per Orbetello, che è sempre stato esente dall’Imu agricola, tanto che il regolamento comunale non la prevede, lo Stato ha previsto una riduzione dei trasferimenti erariali pari a 540mila euro da bilanciare con i proventi dell’imposta municipale unica. «Lo Stato, così, trasforma i sindaci in gabellieri, riscossori di una tassa che di comunale ha solo il nome – conclude Paffetti – e che colpisce un’agricoltura già allo stremo che da tre anni, ormai, non riesce ad avere un raccolto decente. Non vedo perché anche il nostro territorio non debba continuare ad essere esentato al pari delle zone montane svantaggiate. Così come considero profondamente ingiusto il fatto che non ci sia un’aliquota differenziata tra chi la terra la lavora, investendoci energie e denaro perché fonte di sostentamento familiare, e tra chi, invece, la lascia incolta».